venerdì 17 maggio 2013

Il diario di Andreotti direttamente dalla morte


Il diario di Andreotti direttamente dalla morte

17/05/2013 - Il Divo ci parla anche dalla località segreta dove si è rifugiato a seguito del decesso

Il diario di Andreotti direttamente dalla morte<1/18>

Il diario di Andreotti direttamente dalla morte
E voi pensavate che con la morte di Giulio Andreotti egli avrebbe smesso di parlarci? Ebbene, sbagliavate di grosso, visto che la voce di Belzebù vive ancora oggi, confermando come di fatto sia immortale.
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IL COMMOSSO RICORDO DI VIDELA - La sua personalità vive su Facebook e più precisamente alla pagina “Andreotti Presidente della Repubblica“, probabile rievocazione della lotta che vide protagonisti il Divo con Arnaldo Forlani per la conquista del Quirinale nel 1992. Qui la voce della Sfinge eccheggia come fosse verbo, giudicando e commentando tutto quello che succede in Italia e non solo. L’ultimo pensiero è dedicato a Jorge Videla, dittatore argentino al potere dal 1976 al 1981, deceduto nella giornata di oggi:
Un saluto al mio caro amico Jorge Videla che oggi ci raggiungerà in questa località riservata. In molti mi avevano chiesto di lui. Volevano dirgli due paroline.


UN PENSIERO PER TUTTI - Si, perché Andreotti non è finito in paradiso ma in un posto che non conosce nessuno, nel quale si fanno domande sul altri protagonisti della cosa pubblica: “Nella località in cui mi trovo adesso ho incontrato tanti vecchi amici. In tanti mi hanno chiesto di Licio Gelli. Ho dovuto ammettere che lui ha vinto”. Oppure: “Riina “Schifani è una mente”. Dicevano la stessa cosa di Salvo Lima”. Relativamente alle esequie è stato lapidario: “Guardando il mio funerale mi è soggiunto un quesito. Ma si sono dimenticati delle mie malefatte?”. Infine: “La mia salma non sará sepolta. Sará insabbiata”. Si, è proprio lui. (Photocredit Facebook)

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