mercoledì 22 maggio 2013

La GRAVIOLA UCCIDE IL CANCRO; E' 10.000 VOLTE PIU' POTENTE DELLA CHEMIOTERAPIA.

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La GRAVIOLA UCCIDE IL CANCRO; E' 10.000 VOLTE PIU' POTENTE DELLA CHEMIOTERAPIA.
Le società farmaceutiche investono milioni di dollari nelle sbalorditive ricerche sul naturale killer del cancro.

Il cancro del seno e del colon vinti col miracoloso albero dell'Amazzonia, che è stato trovato 10.000 volte più forte della chemioterapia.

Sin dall'inizio del 1996, l'Istituto delle Scienze sulla Salute ha indagato in tutto il mondo per trovare informazioni dalle poche persone che vi hanno avuto accesso o ne hanno sentito parlare. E qualche volta, scopriamo trasalendo che anche nel nostro consiglio ci sono medici che agiscono illegalmente.

Due mesi fa, siamo venuti a conoscenza di uno stupefacente albero dell'Amazzonia che combatte il cancro, tramite la rete dell'HSI che ci ha letteralmente scioccato.

Oggi, il futuro del trattamento del cancro e le possibilità di sopravvivenza sono più che una promessa.
C'è un albero guaritore che cresce nel profondo della foresta pluviale dell'Amazzonia nel Sud America, che potrebbe letteralmente cambiare te, il tuo medico, e la possibilità che rimane al mondo di credere alla cura del cancro. Dagli estratti di questa potente pianta, ora può essere possibile:
• vincere il cancro sicuramente e definitivamente con una terapia tutta naturale che non causa nausea, perdita di peso e perdita di capelli;
• proteggere il tuo sistema immunitario ed eludere le infezioni mortali;
• trovare forza e vitalità nel corso del trattamento;
• rinforzare la tua energia e migliorare il modo di vedere la vita.

Da una serie di comunicazioni confidenziali coinvolgenti un ricercatore di una delle più grandi società farmaceutiche americane, è venuta recentemente alla luce l'esistenza di questo antico albero dalle proprietà anticancerogene. Malgrado non sia stato ancora testato sull'uomo, l'albero è stato studiato in più di 20 laboratori di analisi sin dal 1970, ed è dimostrato che:


• effettivamente individua ed uccide le cellule maligne in 12 differenti tipi di cancro, inclusi quelli del colon, del seno, della prostata, dei polmoni e del pancreas;
• è 10.000 volte più potente nell'uccidere le cellule del cancro del colon dell'Adriamicyn, comunemente usato come farmaco nella chemioterapia;
• selettivamente abbatte ed uccide le cellule cancerogene senza danneggiare le cellule sane, cosa che fa la chemioterapia.

Perché allora non vengono esaltati i benefici di questo trattamento nelle pubblicazioni sulla salute? Perché non è stato fatto nulla dalla comunità della medicina naturale? E, anche se fosse solo la metà della promessa o come sembra essere, perché tutti gli oncologi presso i maggiori ospedali non insistono a farlo usare a tutti i pazienti? Specialmente quando si considera che sono state fatte sin dal 1990 ricerche indipendenti su larga scala, incluse le ricerche di una delle primarie società farmaceutiche e dell'Istituto Nazionale del Cancro, sull'albero i cui estratti farmaceutici attaccano e distruggono le cellule cancerogene con letale precisione.

Graviola è 10.000 volte più potente nell'uccidere le cellule del cancro del colon dell'Adriamicyn, comunemente usato come farmaco nella chemioterapia.

La risposta a queste difficili domande si può soltanto dare narrando una storia sconvolgente, da noi scoperta recentemente. Più che altro abbiamo riportato come la storia di questo trattamento contro il cancro, rafforzi la necessità della presenza di gruppi come l'HSI e illustri come facilmente le nostre scelte per trattamenti medici sono controllate dal denaro e dal potere.

Le notizie su questo sorprendente albero sono state vicine ad essere perse per sempre.

Una fonte confidenziale, sulla cui provenienza siamo stati confortati da una conferma indipendente, ha rivelato che milioni di dollari di una società degli USA, sono stati investiti da circa sette anni per cercare di sintetizzare due dei più potenti farmaci anticancerogeni.
Nel tardo 1990, mettendola sottochiave, questo ben conosciuto gigante farmaceutico comincia la ricerca sulla cura del cancro, salvaguardando le sue opportunità di brevettarla e, quindi, di trarne profitto. La ricerca mise in evidenza un leggendario albero guaritore chiamato Graviola.
Parti di questo albero, compresa la corteccia, le foglie, le radici, i frutti, i semi dei frutti, sono state usate per secoli dagli uomini della medicina e dagli Indiani nativi del Sud America per curare le malattie del cuore, l'asma, i problemi esistenziali e le artriti. Basandosi sulla testimonianza di un piccolo documento scientifico, la società riversò denaro e risorse per provare le proprietà anticancerogene della Graviola rimanendo scioccati dai risultati.
Graviola era un dinamico killer contro il cancro. Ma la storia della Graviola si avvicinava alla fine.
La società farmaceutica aveva un grande problema. Avevano speso tempo e denaro per anni cercando di creare manufatti che duplicassero due dei più potenti farmaci dell'albero. Ma avevano preso una cantonata. Non potevano copiare l'originale. E non potevano vendere gli estratti dell'albero guadagnandoci, poiché le leggi federali stabiliscono che le sostanze naturali non possono essere brevettate. Questo sta a significare che la società non ha potuto proteggere i propri interessi sul progetto in cui ha speso milioni di dollari e circa sette anni di ricerche.

Come un sogno i grandi profitti svanirono e le prove sulla Graviola subirono una brusca frenata.

Dopo sette frustranti anni e senza la speranza di lucrative vendite, la società abbandonò il progetto e rifiutò di pubblicare le sue scoperte in un giornale indipendente. Ma un responsabile delle ricerche lottò contro questa decisione. Mentre comprese la perdita di profitti da parte della società, non potè accettare la decisione di nascondere al mondo questo unico killer del cancro.
Seguendo la propria coscienza, e rischiando la propria carriera, contattò la Raintree Nutrition, una società dedita alla raccolta delle piante dell'Amazzonia.
Come risultato, Raintree entrò nell'ingranaggio e cominciò la ricerca dei relativi studi pubblicati sulla Graviola. Si scoprì che numerosi altri gruppi negli USA (insieme a quelli di altre società farmaceutiche) avevano fatto esperimenti in vitro sulla Graviola.
I risultati confortavano le scoperte segrete delle società farmaceutiche; la Graviola fu presentata come il killer delle cellule cancerogene.
Incoraggiati da questi test di laboratorio, Raintree assunse tribù indiane indigene del Brasile col compito di coltivare e salvaguardare l'albero. Spesero un anno in ricerche e nello sviluppo cominciando ad offrire la Graviola negli USA.
L'Istituto delle Scienze sulla Salute si trovò per caso, attraverso la Graviola e la Raintree Nutrition, mesi più tardi, a fare ricerche su Chanca Piedra, una terapia naturale dell'Amazzonia per i calcoli renali, simile al risultato del settembre 2000.
Nel corso del nostro lavoro, Raintree ci ha evidenziato la Graviola, non ritenendo necessario mettere al corrente il nostro gruppo di esperti di quanto fosse intricata la possibilità di questa potenziale cura del cancro.

La Graviola rintraccia e distrugge il cancro della prostata, dei polmoni, del seno, del colon e del pancreas... lasciando vivere le cellule sane.

Sin da novembre, abbiamo esaminato da vicino tutte le ricerche fatte fino ad oggi sulla Graviola.
È pubblicata in una delle prime menzioni scientifiche fatte negli Usa dall'Istituto Nazionale del Cancro (NCI).
Nel 1976, l'NCI incluse la Graviola in un programma di analisi della pianta che mostrava come le sue foglie ed i suoi rami attaccano e distruggono effettivamente le cellule maligne.
Ma i risultati facevano parte di un rapporto interno dell'NCI e furono, per molte ragioni, mai rilasciati al pubblico.
Sin dal 1976, si sono ottenuti promettenti risultati nella lotta al cancro con la Graviola.
Comunque, gli estratti dell'albero sono stati testati su pazienti affetti da cancro.
Nessuna controprova clinica ai test esiste, e le usuali prove cliniche sono sul tavolo dei principali medici e giornalisti che sono soliti giudicare il valore dei trattamenti. Non di meno, le nostre ricerche hanno scoperto che la Graviola è stata presentata come killer delle cellule nei test in vitro di 20 piccoli laboratori.
Studi più recenti, condotti dall'Università Cattolica del Sud Corea, i primi giorni di quest'anno, rivelano che due farmaci estratti dai semi della Graviola mostrano "selezionata citotossicità" paragonabile all'Adriamicyn contro le cellule cancerogene del colon e dei polmoni. I farmaci bersagliano ed uccidono le cellule maligne dei polmoni e del colon in un test in vitro paragonabile al farmaco Adriamicyn, comunemente usato in chemioterapia.
Un altro studio, pubblicato sul Giornale dei Prodotti Naturali, mostra che la Graviola non è "paragonabile all'Adriamicyn", ma drammaticamente come performance dello stesso nei test di laboratorio.

I risultati mostrano che un farmaco trovato nella Graviola uccide selettivamente le cellule cancerogene, salvaguardando le cellule sane. La chemioterapia indiscriminatamente colpisce e distrugge tutte le cellule che attivamente si riproducono, sia le cancerogene che quelle sane.

Altra promettente ed ancora in corso ricerca della Purdue University è supportata da una sovvenzione dell'NCI. Le ricerche della Purdue hanno provato che le foglie della Graviola uccidono le cellule cancerogene tra sei tipi di cellule umane e sono particolarmente efficaci contro le cellule cancerogene della prostata e del pancreas.
In uno studio separato, le ricerche della Purdue mostrano che gli estratti delle foglie della Graviola sono in particolare efficaci nell'isolare e uccidere le cellule cancerogene dei polmoni.
Forse il più grande e significativo risultato sullo studio, tra quelli che abbiamo trovato, è quello dell'Università Cattolica della Corea del Sud dove la Graviola è presentata come killer delle cellule malate e protettrice delle cellule sane. Per contro la chemioterapia distrugge indiscriminatamente tutte le cellule in riproduzione. Questo è ciò che causa così spesso effetti devastanti come la perdita di capelli e la comparsa di gravi nausee.
A questo riguardo, la Graviola appare come una promettente alternativa o come integratore dei principali trattamenti.

I resoconti dei pazienti indicano la Graviola come un aiuto a debellare i tumori.

Dal punto di vista medico, la Graviola ha ancora molta strada da fare.
Le sue proprietà sono state sperimentate solo in vitro. Ed è questa la causa per cui non è universalmente conosciuta ed accettata. La poco felice verità è che, senza un enorme reddito di un sintetico, brevettato medicinale, è improbabile che una società farmaceutica voglia investire migliaia (spesso milioni) di dollari solo per prendere il doppiamente oscuro, placebo, controllo degli studi sugli umani.
Questa è la sottintesa sfida da accettare per realizzare la più grande terapia nutrizionale. Fortunatamente la Graviola è una sostanza naturale, così non dobbiamo sottostare alle decisioni delle società farmaceutiche.
Soltanto un relativo gruppo di medici e di pazienti negli USA sta attualmente usando la Graviola per combattere il cancro.
Abbiamo un solo caso storico, che ha interessato un dirigente di una società altamente specializzata nel Texas. Una TAC ed una biopsia confermavano che questo dirigente (Daryl) aveva più di 20 tumori nella prostata. Gli fu raccomandato di operarsi, ma Daryl, sotto cura con un comune trattamento convenzionale, non poteva andare incontro ad un costo così elevato.
Non voleva soffrire per impotenza ed incontinenza per tutto il resto della sua vita, triste causa dell'operazione. Decise invece di fare una meno invasiva terapia ormonale (per restringere le dimensioni della sua prostata) ed iniziò una rigorosa cura sostitutiva a base di Graviola.
Due mesi dopo, il livello di PSA di Daryl precipitò da 4.1 a 0.0. Una TAC e diversi altri test a base di raggi gamma, confermarono più tardi che tutte le cellule tumorali della sua prostata erano sparite.

Sette anni di silenzio sono stati rotti.

Abbiamo continuato a lavorare con altri ricercatori che tuttora lavorano sulla Graviola.
È così che molte scientifiche ed aneddotiche esperienze sono venute alla luce, come la suddetta. Quindi, dopo sette anni di silenziose e segrete ricerche, riteniamo di non sentirci responsabili se solo ora vi portiamo a conoscenza di tutto ciò.
Cresciuta e raccolta dalle popolazioni indigene del Brasile, la Graviola è disponibile in quantità limitata negli USA. Ma ora, anche voi potrete essere fra i pochi eletti al mondo a beneficiare della Graviola.
Vi consigliamo, come sempre, di consultarvi con il vostro medico prima di iniziare qualsiasi nuova terapia, specialmente quando si tratta di cancro.
La Graviola è una sostanza completamente naturale senza effetti collaterali a parte un possibile lieve scombussolamento gastrointestinale se presa a stomaco vuoto ad alti dosaggi (superiore a 5 gr)

Malgrado la raccolta di testimonianze sulle prove in vitro ed aneddotici risultati su questo dinamico combattente del cancro, la Graviola rimane sempre una terapia clandestina!

La Graviola è già stata testata sia sugli uomini che sugli animali. Ma la Graviola è un prodotto naturale, e come tale non può essere brevettato.
Senza la speranza di esclusività di vendita altamente proficua, la Graviola non potrà mai attirare l'interesse di nessuna delle maggiori società farmaceutiche o di ricerca di laboratorio.
Così non potremo mai leggere uno di quei studi clinici così blindati sull'albero che è stato ritenuto un aiuto alla lotta contro il cancro. Non ci sono dubbi su questo, i più recenti test di laboratorio ed aneddotici risultati sulla Graviola sono molto interessanti.
E se vi è stato diagnosticato un cancro, voi e il vostro medico dovrete analizzare tutte le possibilità di cura.
Cercando fra tutte le possibilità di abbattimento del cancro, la Graviola vi potrà certamente già aiutare.

La Graviola combatte molto più che il cancro…

Per quanto la ricerca sulla Graviola sia focalizzata sui suoi effetti di combattente del cancro, la pianta è stata usata da secoli dagli uomini della medicina del Sud America per curare uno strabiliante numero di indisposizioni, inclusi:


• ipertensione
• influenza
• sfoghi
• nevralgia
• artrite
• reumatismi
• diarrea
• nausea
• dispepsia
• ulcera
• tricofizie
• scorbuto
• malaria
• dissenteria
• palpitaizoni
• nervosismo
• insonnia
• febbre
• bolle
• spasmi muscolari

da Institute for Health Sciences, L.L.C. e per gentile concessione di Raintree Nutrition

PUOI TROVARLA O NEI NEGOZI BIO
O IN QUELLI CHE VENDONO FRUTTI ESOTICI TIPICI
OPPURE ANCHE SU EBAY TROVI I SEMI
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Le società farmaceutiche investono milioni di dollari nelle sbalorditive ricerche sul naturale killer del cancro.

Il cancro del seno e del colon vinti col miracoloso albero dell'Amazzonia, che è stato trovato 10.000 volte più forte della chemioterapia.

Sin dall'inizio del 1996, l'Istituto delle Scienze sulla Salute ha indagato in tutto il mondo per trovare informazioni dalle poche persone che vi hanno avuto accesso o ne hanno sentito parlare. E qualche volta, scopriamo trasalendo che anche nel nostro consiglio ci sono medici che agiscono illegalmente.

Due mesi fa, siamo venuti a conoscenza di uno stupefacente albero dell'Amazzonia che combatte il cancro, tramite la rete dell'HSI che ci ha letteralmente scioccato.

Oggi, il futuro del trattamento del cancro e le possibilità di sopravvivenza sono più che una promessa.
C'è un albero guaritore che cresce nel profondo della foresta pluviale dell'Amazzonia nel Sud America, che potrebbe letteralmente cambiare te, il tuo medico, e la possibilità che rimane al mondo di credere alla cura del cancro. Dagli estratti di questa potente pianta, ora può essere possibile:
• vincere il cancro sicuramente e definitivamente con una terapia tutta naturale che non causa nausea, perdita di peso e perdita di capelli;
• proteggere il tuo sistema immunitario ed eludere le infezioni mortali;
• trovare forza e vitalità nel corso del trattamento;
• rinforzare la tua energia e migliorare il modo di vedere la vita.

Da una serie di comunicazioni confidenziali coinvolgenti un ricercatore di una delle più grandi società farmaceutiche americane, è venuta recentemente alla luce l'esistenza di questo antico albero dalle proprietà anticancerogene. Malgrado non sia stato ancora testato sull'uomo, l'albero è stato studiato in più di 20 laboratori di analisi sin dal 1970, ed è dimostrato che:


• effettivamente individua ed uccide le cellule maligne in 12 differenti tipi di cancro, inclusi quelli del colon, del seno, della prostata, dei polmoni e del pancreas;
• è 10.000 volte più potente nell'uccidere le cellule del cancro del colon dell'Adriamicyn, comunemente usato come farmaco nella chemioterapia;
• selettivamente abbatte ed uccide le cellule cancerogene senza danneggiare le cellule sane, cosa che fa la chemioterapia.

Perché allora non vengono esaltati i benefici di questo trattamento nelle pubblicazioni sulla salute? Perché non è stato fatto nulla dalla comunità della medicina naturale? E, anche se fosse solo la metà della promessa o come sembra essere, perché tutti gli oncologi presso i maggiori ospedali non insistono a farlo usare a tutti i pazienti? Specialmente quando si considera che sono state fatte sin dal 1990 ricerche indipendenti su larga scala, incluse le ricerche di una delle primarie società farmaceutiche e dell'Istituto Nazionale del Cancro, sull'albero i cui estratti farmaceutici attaccano e distruggono le cellule cancerogene con letale precisione.

Graviola è 10.000 volte più potente nell'uccidere le cellule del cancro del colon dell'Adriamicyn, comunemente usato come farmaco nella chemioterapia.

La risposta a queste difficili domande si può soltanto dare narrando una storia sconvolgente, da noi scoperta recentemente. Più che altro abbiamo riportato come la storia di questo trattamento contro il cancro, rafforzi la necessità della presenza di gruppi come l'HSI e illustri come facilmente le nostre scelte per trattamenti medici sono controllate dal denaro e dal potere.

Le notizie su questo sorprendente albero sono state vicine ad essere perse per sempre.

Una fonte confidenziale, sulla cui provenienza siamo stati confortati da una conferma indipendente, ha rivelato che milioni di dollari di una società degli USA, sono stati investiti da circa sette anni per cercare di sintetizzare due dei più potenti farmaci anticancerogeni.
Nel tardo 1990, mettendola sottochiave, questo ben conosciuto gigante farmaceutico comincia la ricerca sulla cura del cancro, salvaguardando le sue opportunità di brevettarla e, quindi, di trarne profitto. La ricerca mise in evidenza un leggendario albero guaritore chiamato Graviola.
Parti di questo albero, compresa la corteccia, le foglie, le radici, i frutti, i semi dei frutti, sono state usate per secoli dagli uomini della medicina e dagli Indiani nativi del Sud America per curare le malattie del cuore, l'asma, i problemi esistenziali e le artriti. Basandosi sulla testimonianza di un piccolo documento scientifico, la società riversò denaro e risorse per provare le proprietà anticancerogene della Graviola rimanendo scioccati dai risultati.
Graviola era un dinamico killer contro il cancro. Ma la storia della Graviola si avvicinava alla fine.
La società farmaceutica aveva un grande problema. Avevano speso tempo e denaro per anni cercando di creare manufatti che duplicassero due dei più potenti farmaci dell'albero. Ma avevano preso una cantonata. Non potevano copiare l'originale. E non potevano vendere gli estratti dell'albero guadagnandoci, poiché le leggi federali stabiliscono che le sostanze naturali non possono essere brevettate. Questo sta a significare che la società non ha potuto proteggere i propri interessi sul progetto in cui ha speso milioni di dollari e circa sette anni di ricerche.

Come un sogno i grandi profitti svanirono e le prove sulla Graviola subirono una brusca frenata.

Dopo sette frustranti anni e senza la speranza di lucrative vendite, la società abbandonò il progetto e rifiutò di pubblicare le sue scoperte in un giornale indipendente. Ma un responsabile delle ricerche lottò contro questa decisione. Mentre comprese la perdita di profitti da parte della società, non potè accettare la decisione di nascondere al mondo questo unico killer del cancro.
Seguendo la propria coscienza, e rischiando la propria carriera, contattò la Raintree Nutrition, una società dedita alla raccolta delle piante dell'Amazzonia.
Come risultato, Raintree entrò nell'ingranaggio e cominciò la ricerca dei relativi studi pubblicati sulla Graviola. Si scoprì che numerosi altri gruppi negli USA (insieme a quelli di altre società farmaceutiche) avevano fatto esperimenti in vitro sulla Graviola.
I risultati confortavano le scoperte segrete delle società farmaceutiche; la Graviola fu presentata come il killer delle cellule cancerogene.
Incoraggiati da questi test di laboratorio, Raintree assunse tribù indiane indigene del Brasile col compito di coltivare e salvaguardare l'albero. Spesero un anno in ricerche e nello sviluppo cominciando ad offrire la Graviola negli USA.
L'Istituto delle Scienze sulla Salute si trovò per caso, attraverso la Graviola e la Raintree Nutrition, mesi più tardi, a fare ricerche su Chanca Piedra, una terapia naturale dell'Amazzonia per i calcoli renali, simile al risultato del settembre 2000.
Nel corso del nostro lavoro, Raintree ci ha evidenziato la Graviola, non ritenendo necessario mettere al corrente il nostro gruppo di esperti di quanto fosse intricata la possibilità di questa potenziale cura del cancro.

La Graviola rintraccia e distrugge il cancro della prostata, dei polmoni, del seno, del colon e del pancreas... lasciando vivere le cellule sane.

Sin da novembre, abbiamo esaminato da vicino tutte le ricerche fatte fino ad oggi sulla Graviola.
È pubblicata in una delle prime menzioni scientifiche fatte negli Usa dall'Istituto Nazionale del Cancro (NCI).
Nel 1976, l'NCI incluse la Graviola in un programma di analisi della pianta che mostrava come le sue foglie ed i suoi rami attaccano e distruggono effettivamente le cellule maligne.
Ma i risultati facevano parte di un rapporto interno dell'NCI e furono, per molte ragioni, mai rilasciati al pubblico.
Sin dal 1976, si sono ottenuti promettenti risultati nella lotta al cancro con la Graviola.
Comunque, gli estratti dell'albero sono stati testati su pazienti affetti da cancro.
Nessuna controprova clinica ai test esiste, e le usuali prove cliniche sono sul tavolo dei principali medici e giornalisti che sono soliti giudicare il valore dei trattamenti. Non di meno, le nostre ricerche hanno scoperto che la Graviola è stata presentata come killer delle cellule nei test in vitro di 20 piccoli laboratori.
Studi più recenti, condotti dall'Università Cattolica del Sud Corea, i primi giorni di quest'anno, rivelano che due farmaci estratti dai semi della Graviola mostrano "selezionata citotossicità" paragonabile all'Adriamicyn contro le cellule cancerogene del colon e dei polmoni. I farmaci bersagliano ed uccidono le cellule maligne dei polmoni e del colon in un test in vitro paragonabile al farmaco Adriamicyn, comunemente usato in chemioterapia.
Un altro studio, pubblicato sul Giornale dei Prodotti Naturali, mostra che la Graviola non è "paragonabile all'Adriamicyn", ma drammaticamente come performance dello stesso nei test di laboratorio.

I risultati mostrano che un farmaco trovato nella Graviola uccide selettivamente le cellule cancerogene, salvaguardando le cellule sane. La chemioterapia indiscriminatamente colpisce e distrugge tutte le cellule che attivamente si riproducono, sia le cancerogene che quelle sane.

Altra promettente ed ancora in corso ricerca della Purdue University è supportata da una sovvenzione dell'NCI. Le ricerche della Purdue hanno provato che le foglie della Graviola uccidono le cellule cancerogene tra sei tipi di cellule umane e sono particolarmente efficaci contro le cellule cancerogene della prostata e del pancreas.
In uno studio separato, le ricerche della Purdue mostrano che gli estratti delle foglie della Graviola sono in particolare efficaci nell'isolare e uccidere le cellule cancerogene dei polmoni.
Forse il più grande e significativo risultato sullo studio, tra quelli che abbiamo trovato, è quello dell'Università Cattolica della Corea del Sud dove la Graviola è presentata come killer delle cellule malate e protettrice delle cellule sane. Per contro la chemioterapia distrugge indiscriminatamente tutte le cellule in riproduzione. Questo è ciò che causa così spesso effetti devastanti come la perdita di capelli e la comparsa di gravi nausee.
A questo riguardo, la Graviola appare come una promettente alternativa o come integratore dei principali trattamenti.

I resoconti dei pazienti indicano la Graviola come un aiuto a debellare i tumori.

Dal punto di vista medico, la Graviola ha ancora molta strada da fare.
Le sue proprietà sono state sperimentate solo in vitro. Ed è questa la causa per cui non è universalmente conosciuta ed accettata. La poco felice verità è che, senza un enorme reddito di un sintetico, brevettato medicinale, è improbabile che una società farmaceutica voglia investire migliaia (spesso milioni) di dollari solo per prendere il doppiamente oscuro, placebo, controllo degli studi sugli umani.
Questa è la sottintesa sfida da accettare per realizzare la più grande terapia nutrizionale. Fortunatamente la Graviola è una sostanza naturale, così non dobbiamo sottostare alle decisioni delle società farmaceutiche.
Soltanto un relativo gruppo di medici e di pazienti negli USA sta attualmente usando la Graviola per combattere il cancro.
Abbiamo un solo caso storico, che ha interessato un dirigente di una società altamente specializzata nel Texas. Una TAC ed una biopsia confermavano che questo dirigente (Daryl) aveva più di 20 tumori nella prostata. Gli fu raccomandato di operarsi, ma Daryl, sotto cura con un comune trattamento convenzionale, non poteva andare incontro ad un costo così elevato.
Non voleva soffrire per impotenza ed incontinenza per tutto il resto della sua vita, triste causa dell'operazione. Decise invece di fare una meno invasiva terapia ormonale (per restringere le dimensioni della sua prostata) ed iniziò una rigorosa cura sostitutiva a base di Graviola.
Due mesi dopo, il livello di PSA di Daryl precipitò da 4.1 a 0.0. Una TAC e diversi altri test a base di raggi gamma, confermarono più tardi che tutte le cellule tumorali della sua prostata erano sparite.

Sette anni di silenzio sono stati rotti.

Abbiamo continuato a lavorare con altri ricercatori che tuttora lavorano sulla Graviola.
È così che molte scientifiche ed aneddotiche esperienze sono venute alla luce, come la suddetta. Quindi, dopo sette anni di silenziose e segrete ricerche, riteniamo di non sentirci responsabili se solo ora vi portiamo a conoscenza di tutto ciò.
Cresciuta e raccolta dalle popolazioni indigene del Brasile, la Graviola è disponibile in quantità limitata negli USA. Ma ora, anche voi potrete essere fra i pochi eletti al mondo a beneficiare della Graviola.
Vi consigliamo, come sempre, di consultarvi con il vostro medico prima di iniziare qualsiasi nuova terapia, specialmente quando si tratta di cancro.
La Graviola è una sostanza completamente naturale senza effetti collaterali a parte un possibile lieve scombussolamento gastrointestinale se presa a stomaco vuoto ad alti dosaggi (superiore a 5 gr)

Malgrado la raccolta di testimonianze sulle prove in vitro ed aneddotici risultati su questo dinamico combattente del cancro, la Graviola rimane sempre una terapia clandestina!

La Graviola è già stata testata sia sugli uomini che sugli animali. Ma la Graviola è un prodotto naturale, e come tale non può essere brevettato.
Senza la speranza di esclusività di vendita altamente proficua, la Graviola non potrà mai attirare l'interesse di nessuna delle maggiori società farmaceutiche o di ricerca di laboratorio.
Così non potremo mai leggere uno di quei studi clinici così blindati sull'albero che è stato ritenuto un aiuto alla lotta contro il cancro. Non ci sono dubbi su questo, i più recenti test di laboratorio ed aneddotici risultati sulla Graviola sono molto interessanti.
E se vi è stato diagnosticato un cancro, voi e il vostro medico dovrete analizzare tutte le possibilità di cura.
Cercando fra tutte le possibilità di abbattimento del cancro, la Graviola vi potrà certamente già aiutare.

La Graviola combatte molto più che il cancro…

Per quanto la ricerca sulla Graviola sia focalizzata sui suoi effetti di combattente del cancro, la pianta è stata usata da secoli dagli uomini della medicina del Sud America per curare uno strabiliante numero di indisposizioni, inclusi:


• ipertensione
• influenza
• sfoghi
• nevralgia
• artrite
• reumatismi
• diarrea
• nausea
• dispepsia
• ulcera
• tricofizie
• scorbuto
• malaria
• dissenteria
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• nervosismo
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Padova: 14enne Marocchina massacrata dal padre, voleva stare


Padova: 14enne Marocchina massacrata dal padre, voleva stare 

Massacrata di botte e poi umiliata davanti ai coetanei per il suo comportamento e i suoi vestiti: vittima una ragazzina di 14 anni di origini marocchine, finita all’ospedale dopo essere stata aggredita dal padre.
La scintilla che ha fatto scatenare la furia dell’uomo, è stata la telefonata con la quale l’adolescente annunciava al genitore di volersi fermare in centro a Padova con i compagni, usciti prima da scuola per uno sciopero.
Il padre l’ha raggiunta alla fermata dell’autobus, l’ha prima strattona e spinta a terra, riempiendola di calci e pugni.
Secondo quanto raccontato dai compagni, l’uomo a più riprese ha detto alla figlia: ‘‘Non diventerai mai come loro, non te lo permetterò” e “vado in prigione ma non ti lascio fare quello che vuoi”.
Nei confronti dell’immigrato era già stato emesso nei mesi scorsi un provvedimento di interdizione proprio per tenerlo lontano dalla figlia, contro la quale aveva piu’ volte scatenato la sua violenza.
La ragazza si trova attualmente in una struttura sanitaria, ha riportato un grave trauma cranico.
Integrazione?
Ma come possiamo permettere l’integrazione a queste BESTIE, “perché di bestie stiamo parlando“, un uomo che considera la donna come un souvenir, la quale dev’essere sottomessa obbedendo ad ogni suo ordine in nome di Allah, é abominevole.
Io dico che non si tratta di imporre i nostri costumi, ma di esigere il rispetto delle norme sancite dalla nostra democrazia: parità tra uomo e donna, no alla sottomissione, no ai matrimoni forzati.
  • Chi viene nel nostro Paese, che sia islamico o di qualsiasi altro orientamento religioso, deve rispettare in maniera assoluta la legge italiana. Se vuole una schiava al suo fianco da mandare in giro con un lenzuolo al posto di un blue jeans, credo fortemente che non può essere integrato, quindi può rimanere a casa sua, qui non c’è posto per questa violenza psicologica.
In Italia Uomo e donna hanno parità di diritti, ma questo non viene stabilito dalla religione cristina, ma dalla “costituzione italiana“, quindi chiunque viene nel nostro Paese se lo metta in testa, altrimenti ognuno a casa propria.
Non é ammissibile che nel 2013, si debba assistere a matrimoni forzati, spose bambine, lapidazioni ed altre inciviltà simili, non possono essere permesse nemmeno a casa loro, per una questione di dignità ed umanità.

Immensa nuvola di sabbia sahariana invade la Sicilia


Immensa nuvola di sabbia sahariana invade la Sicilia


di Gabriele Bonafede (22/5/2013)



Chiudete le finestre, fermate i boccaporti, attrezzatevi con uno stock di fazzoletti se avete allergie e, soprattutto, non lavate la macchina fino a domani: non ne vale la pena. Meteoweb informa che una gigantesca nuvola di polvere proveniente dall’Africa ha raggiunto Lampedusa e si sposta verso la Sicilia occidentale, prima d’essere spazzata via dai venti entro domani.
Tempesta di sabbia, foto di repertorio, tratta da www.agrigentooggi.it
Tempesta di sabbia, foto di repertorio, tratta da www.agrigentooggi.it
Così il comunicato di meteoweb di qualche ora fa: “E’ arrivata sul Canale di Sicilia la nube di sabbia del Sahara proveniente dal deserto nord Africano: sin da stamattina, i cieli di Malta, Lampedusa e Pantelleria sono ricoperti dal pulviscolo desertico,”.
“Su Malta, continua meteoweb,  fa molto caldo con forti venti che adesso sono diventati occidentali, dopo lo scirocco mattutino. Eloquente l’immagine dal satellite NASA con la vera e propria tempesta di sabbia in movimento verso il Canale di Sicilia”. (nella foto, tratta da meteoweb.eu)
Foto da satellite Nasa, tratta da www.meteoweb.eu
Foto da satellite Nasa, tratta da www.meteoweb.eu
Cosi TGcom24 nel bollettino meteo aggiornato: “L’intenso ciclone che sta per attraversare i nostri mari meridionali ha attivato una poderosa ventilazione nell’ambito di una vasta area, fra cui gran parte della Tunisia. In particolare nel settore centrale di questo Paese i forti venti occidentali (raffiche di 100 km/h) hanno dato origine a una tempesta di sabbia (colore rosa nell’immagine del satellite) che ha raggiunto il mare all’altezza del Golfo di Gabes, ma diretta verso il Canale di Sicilia e Malta. I venti associati al medesimo ciclone faranno aumentare sensibilmente il moto ondoso dei nostri mari centro-meridionali: le onde potranno raggiungere un’altezza di 5-6 metri, stasera sul Canale di Sicilia, nella notte su basso Tirreno e basso Ionio e domattina su parte del medio Adriatico.”
Solo pochi giorni fa la solita esagerazione palermitana aveva fatto dire a qualcuno: “E’ piovuta così tanta sabbia da poter piantare l’ombrellone in terrazza”. Forse adesso saranno possibili anche le sabbiature comodamente sul balcone di casa propria…
D’altro canto, assicurano alcuni analisti meteo, si potranno vedere immagini spettacolari come succede già adesso nell’isola di Lampedusa.
Metafora di una Sicilia politica già molto opaca, l’imminente nuvola di sabbia sembra arrivare nel momento più giusto per rappresentarla a dovere e dappertutto.

DIFFERENZA Italia - USA

L’Inps massacra l’assegno agli invalidi totali: è l’agenda Monti bellezza


L’Inps massacra l’assegno agli invalidi totali: è l’agenda Monti bellezza

disabili_7795-328x216L’Inps vien di notte con le scarpe tutte rotte: la festa fatta sulla pelle dei cittadini di questo Paese non finisce mai e si intensifica  quando si pensa che essi siano distratti. Autority di vario tipo, enti e organizzazioni delegate fanno il lavoro sporco al posto del governo che come si sa è intento alle elezioni e alla propria credibilità Così agli invalidi  totali è arrivata una circolare in cui si spiega che nel 2013 riceveranno l’ assegno di  275 euro mensili solo se il reddito familiare e non più singolo, non supera i 16 mila euro lordi annui.  E’ giusto: se i componenti della famiglia riescono a raggranellare tutti insieme questa ragguardevole cifra che al netto corrisponde a circa 1000 euro al mese, tredicesima compresa, hanno tutto l’agio di poter supportare da soli il proprio congiunto.
Naturalmente il provvedimento che  l’Inps non si è certo inventato in proprio ma sarà stato sobriamente consigliato, ha suscitato l’indignazione delle associazioni che cercano di tutelare i portatori di handicap dentro questo saccheggio sconsiderato che viene chiamato austerity. Pietro Barbieri, Presidente della Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap,sostiene che l’Inps tenta di sostituirsi al Parlamento e prende decisioni politiche. E a queste parole fanno eco i sindacati dei disabili e delle loro famiglie i quali ritengono che le nuove regole dell’Inps non hanno fondamento giuridico e tendono ancora una volta a far cassa sui più deboli, violandone “i diritti costituzionali in nome del pareggio di bilancio”.
Il fatto è che quel pareggio è stato votato dal Parlamento e poi quale sacrificio non si farebbe per pagare i 40 miliardi annuali del fiscal compact che il signor Monti candidato ombra, ha firmato senza fiatare, anzi ringraziando? Quindi chi se ne frega se si deve prendere quel poco anche agli invalidi totali? Tanto più che i media non daranno troppa pubblicità alla notizia: non sarebbe sobrio dire la verità ai cittadini e mostrare il livello di inciviltà che si nasconde dietro le apparenza perbeniste, i piagnistei incarogniti, i conflitti di interesse con discrezione, l’ottundimento generale, la canea dei maggiordomi. In fondo sono invalidi anche loro: mancano di anima e quanto ai cervelli… bé, la materia grigia è tutta finita nel grigiore che sanno esprimere.,

LO STATO ITALIANO NON HA PAGATO DECINE DI MILIARDI DI CONTRIBUTI AI DIPENDENTI PUBBLICI E ORA L’INPS STA PER FALLIRE.


LO STATO ITALIANO NON HA PAGATO DECINE DI MILIARDI DI CONTRIBUTI AI DIPENDENTI PUBBLICI E ORA L’INPS STA PER FALLIRE.



Lo stato italiano non ha versato per anni i contributi pensionistici ai dipendenti delle pubbliche amministrazioni e quindi li ha fatti confluire nell’Inps, ponendoli a carico di coloro che la sventura pose a lavorare nel comparto produttivo. Il presidente dell’Inps, Mastropasqua,  ha confermato che l’ente ha quasi terminato le sue disponibilità: in breve sarà illiquido e a sostegno del suo allarme, ha citato la Relazione della Corte dei Conti sul bilancio preventivo 2012 da cui emerge chiaramente che la fusione con Inpdap ed Enpals operata all’inizio del 2012 si è rivelata una pillola avvelenata per i conti dell’Inps: “il patrimonio netto … è sufficiente a sostenere una perdita per non oltre tre esercizi”. – scrive l’alta Corte.
Ma la Corte dei Conti non si ferma all’allarme di bilancio. Infatti, scrive: «Questo, a causa della fusione Inpdap-Inps, ovvero l’ente previdenziale dei dipendenti pubblici con la previdenza privata. Una fusione voluta dalla manovra del governo Monti denominata Salva-Italia del 2011, che non ha cancellato il buco di 23 miliardi di euro, equivalente al debito che lo Stato ha nei confronti dei contributi previdenziali per i suoi dipendenti. Buco che ora grava nelle casse del Superinps, con il rischio di non riuscir più a pagare le pensioni per i prossimi anni se non verranno fati interventi a carattere urgente per risanare i conti.»
Mi auguro abbiate letto con attenzione. La Corte dei Conti accusa senza mezzi termini lo Stato italiano di evasione contributiva, per la qual cosa un privato cittadino finirebbe in galera e un’azienda vedrebbe confiscato il suo patrionio. La frase il «debito che lo Stato ha nei confronti dei contributi previdenziali per i suoi dipendenti» non lascia spazio a nessun’altra interpretazione. Lo stato italiano ha violato le leggi dello Stato italiano,e questo buco da 23 miliardi di euro nei conti dell’Inps – insanabile dall’Inps – va a sommarsi  al «deficit di 91 miliardi che la Pubblica Amministrazione ha nei confronti dei propri fornitori». che la Corte dei Conti stigmatizza in un’altra relazione refa pubblica due mesi fa.  Ovviamente questi 114 miliardi di euro di buco in cassa dello Stato vanno a sommarsi agli oltre 2000 miliardi di euro di debiti, dello Stato, quelli che oggi sono arrivati ad essere il 130% del Pil. Una vera follia.
Ma rimaniamo all’Inps. Mastropasqua aggiunge: «Se le amministrazioni dello Stato rallenteranno ancora i pagamenti l’Inps avrà “ulteriori problemi di liquidità”, che non potrà non ripercuotersi sul regolare pagamento corrente delle pensioni. Le entrate contributive si incrementeranno dello 0,9% (a 213,762 miliardi) nel 2013, le uscite per prestazioni istituzionali saliranno del 2,3% a 303,077 miliardi (di cui la spesa per prestazioni pensionistiche sarà di 265,877 miliardi, +1,7%).»
Quindi, quest’anno 2013 entrano oltre 213 miliardi e ne dovrebbero uscire oltre 303. Mancano all’appello più di 89 miliardi di euro per pagare le pensioni!
E dove mai li prenderà, lo Stato italiano, 89 miliardi in contanti, quando il governo Letta non è stato ancora in grado di trovarne 8 per rifondere quel ladrocinio statale chiamato Imu? Facile e orribile: ridurrà le spese pensionistiche di 89 miliardi e il gioco è fatto
domenica 12 maggio 2013
http://www.ilnord.it

Reggio, atterraggio d’emergenza all’aeroporto: pilota sbaglia manovra, tragedia sfiorata


Reggio, atterraggio d’emergenza all’aeroporto: pilota sbaglia manovra, tragedia sfiorata


Aeroporto di Reggio Calabria. Sono le ore 18.25 quando il velivolo P-92 di marca INOEL di piccolissime dimensioni, utilizzato per il volo scuola con istruttore a terra dall’Aeroclub dello Stretto, con a bordo solamente il giovane allievo pilota, compie una non perfetta manovra di atterraggio provocante il cedimento dei supporti dell’ammortizzatore del ruotino anteriore del velivolo che pertanto si vede costretto ad essere parcheggiato in emergenza in prossimità del raccordo Alfa a pochi metri dalla Testata 15. Immediatamente scattato il Piano di Emergenza come da apposita procedura, salvo poi subito rientrare dopo soli 14 minuti alle ore 18.39. Perfetta la macchina dei soccorsi che ha immediatamente visto accorrere sul posto i mezzi di pronto intervento ed i soggetti preposti, salvo poi verificare appunto l’assenza di feriti o ulteriori danni alle infrastrutture di volo. Le attività operative dell’Aeroporto sono infatti proseguite regolarmente con l’atterraggio ed il conseguente decollo dell’A319 Alitalia proveniente da Roma proprio sulla stessa infrastruttura di volo.

Il lato davvero eco delle auto elettriche


Il lato davvero eco delle auto elettriche


Il lato davvero eco delle auto elettriche
ROMA, 21 MAGGIO 2013 – Ci sono tante definizioni per indicare le modernissime auto elettriche: ecologiche, green, a zero emissioni. Ma in seguito ad un articolo apparso sul Wall Street Journal, in cui lo scienziato americano Bjorn Lomborg afferma che, a causa della batteria al litio, per produrre un’auto elettrica l’anidride carbonica sviluppata supera di molto quella necessaria per le auto tradizionali, il lato “eco” di queste vetture potrebbe essere messo in discussione. C’è, infatti, chi continua a considerarle ecologiche al 100% e chi non le considera mezzi “puliti” in totus.
Sicuramente, si può affermare che quando circolano non producono alcuna forma di inquinamento locale, mentre l’emissione di CO2 dipende fortemente dalle tecnologie di produzione del veicolo e dal tipo di energia utilizzata per la ricarica elettrica. Insomma, l’utilizzo delle auto elettriche produce emissioni bassissime di gas climalterante (CO2), ma a queste vanno aggiunte quelle prodotte per la loro costruzione, che sono più alte di quelle necessarie a fabbricare quelle con motore a scoppio, proprio perché occorre produrre anche le batterie.
Ad ogni modo, quando si parla dei vantaggi legati al fattore sostenibilità, si prendono come riferimento sempre e soltanto le emissioni di anidride carbonica, mentre sarebbe più coretto guardare ai pregi complessivi. La categoria dei veicoli tradizionali costa all’economia italiana circa 6 centesimi al chilometro, suddivisi in 4 centesimi per l’importazione del petrolio, 1 centesimo per il costo sanitario dovuto alla cattiva qualità dell’aria e 1 centesimo per il peso economico delle reali emissioni di CO2.
In America lo scorso anno sono state immatricolate 50mila auto elettriche, mentre secondo l’Associazione nazionale fra le Industrie Automobilistiche (ANFIA), sostiene che nel 2012 in Italia sono state vendute solo 524 auto elettriche, di cui 25 destinate a privati e le restanti a enti e aziende. Nel nostro Paese, quindi questo può essere considerato ancora solo un mercato di nicchia, seppur in crescita, con gran fatica. 
La causa principale di questa situazione sembra essere la durata limitata della batteria, che fa in modo da considerare l’auto elettrica solo come un’auto da città, impensabile da utilizzare per viaggi superiori a 8 ore. 
Nell’ambito delle politiche “green oriented”, l’auto elettrica è sicuramente un settore su cui puntare, ma affinché da un mezzo di trasporto destinato solo a pochi, possa trasformarsi in un prodotto di largo consumo, bisogna quindi ripensare le strategie adottate fino ad ora, investendo maggiormente in questo settore.

McDonald:Questa davvero non te l’aspettavi. Da McDonald’s è arrivata la pasta. — con belen rodriguez

McDonald:Questa davvero non te l’aspettavi. Da McDonald’s è arrivata la pasta. — con belen rodriguez

Ammettilo...

ATTENZIONE - Fate girare



Tu sei fermo al semaforo ed arriva una signora a chiederti l'elemosina, tu sei generoso e le dai una moneta oppure le dici di no, ma se il tuo finestrino è aperto in ogni caso lei farà cadere un suo oggetto o una sua moneta nella macchina, tu ti distrarrai per raccoglierlo e restituirlo e nel frattempo lei ruberà ciò che può, borsa cellulare , telefono ecc... Per poi scappare tra le auto ferme nel traffico.