giovedì 30 maggio 2013

BIGLIETTO "TI AMO" DAL PROF. ALLA STUDENTESSA. LEI LO DISTRIBUISCE ALL'UNIVERSITÀ

BIGLIETTO "TI AMO" DAL PROF. ALLA STUDENTESSA. LEI LO DISTRIBUISCE ALL'UNIVERSITÀ


Giovedì 30 Maggio 2013
URBINO - Tempesta nell'ateneo di Urbino per un biglietto del tenore 'ti amo' che un docente sulla sessantina avrebbe fatto avere ad una sua giovane studentessa, la quale ha fotocopiato il messaggio e l'ha distribuito in tutta l' università, mensa compresa, come ammonimento sulla moralità degli insegnanti.
La frase incriminata sarebbe 'Ti amo: devo vederti da sola'. E ha indignato non solo la ragazza, ma anche la sua famiglia e il fidanzato di lei. La vicenda, riportata oggi dal Resto del Carlino di Pesaro, ha mobilitato il Senato accademico della 'Carlo Bò. È stata istituita una commissione interna che ha ascoltato il docente. L'istruttoria dovrebbe concludersi a breve con un 'richiamo pubblicò per il professore, un provvedimento previsto dal Codice etico dell'ateneo. Il docente però contrattacca, e minaccia querele per diffamazione

"MUCCA PAZZA", TORNA L'ALLERTA: UN DECESSO IN SARDEGNA NEL MESE DI MAGGIO

"MUCCA PAZZA", TORNA L'ALLERTA: UN
DECESSO IN SARDEGNA NEL MESE DI MAGGIO

Giovedì 30 Maggio 2013
CAGLIARI - Torna l'allerta per il morbo della mucca pazza in Italia. 
Un nuovo caso di decesso in Sardegna, con diagnosi di malattia di Creutzfeldt-Jakob, il cosiddetto morbo della «mucca pazza», è stato denunciato dal deputato nuorese Roberto Capelli, parlamentare del Centro Democratico, che ha presentato alla Camera una interrogazione al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. «Il decesso è avvenuto lo scorso 7 maggio - ha affermato Capelli - il morbo è stato diagnosticato dai sanitari della Asl 3 di Nuoro che stava seguendo il caso con i medici del reparto di Neurologia dell'Ospedale S. Francesco. Quello che mi chiedo, e che chiedo al ministro Lorenzin, a fronte del silenzio assoluto registrato finora su questo triste caso, è se il Ministero sia stato informato e se l'Asl di Nuoro abbia attivato tutte le procedure in relazione ad una malattia riconosciuta quale infettiva e diffusiva e classificata dalla legge di 'classe Ì. Si tratta di un episodio che solleva nuovamente, con drammatica attualità, il problema della protezione della salute dei cittadini e della sicurezza alimentare. È necessario quindi che, se ancora non è stato fatto, ci si attivi immediatamente a tutti i livelli per accertare dove e come è stata contratta la malattia e per adottare le misure necessarie per evitare l'insorgere di ulteriori pericoli per la salute pubblica».

ROMA, MUORE A UN ANNO NELLA CULLA DEL NIDO: VACCINATO IL GIORNO PRIMA

ROMA, MUORE A UN ANNO NELLA CULLA
DEL NIDO: VACCINATO IL GIORNO PRIMA


Giovedì 30 Maggio 2013
ROMA - Il bambino di un anno morto ieri a Monte Porzio Catone, vicino Roma, e trovato in fin di vita nella culla di un asilo nido, era stato vaccinato il giorno prima. Al momento i medici hanno escluso che il vaccino polivalente, a cui era stato sottoposto il piccolo possa essere la causa del decesso, che comunque verrà stabilità con esattezza solo dopo i risultati dell'autopsia già richiesta dalla Asl.

LITTLE TONY, AMICI E FAN AI FUNERALI A ROMA. 10 FERRARI FUORI DALLA CHIESA -FOTO/VIDEO

LITTLE TONY, AMICI E FAN AI FUNERALI A ROMA.
10 FERRARI FUORI DALLA CHIESA -FOTO/VIDEO



Giovedì 30 Maggio 2013
ROMA - L'ultimo saluto a Little Tony è stato accompagnato dalle note di 'Un cuore mattò e dal rombo di dieci Ferrari, grande passione del cantante scomparso il 27 maggio. Centinaia di persone, amici di sempre, colleghi di lavoro, hanno applaudito al passaggio del feretro al termine della cerimonia funebre celebrata nella chiesa romana del Santuario della Madonna del Divino Amore. Tanti gli amici: da Mara Venier ad Al Bano, da Pippo Baudo a Bobby Solo a Gianni Morandi, da I cugini di Campagna ai tanti compagni di lavoro che sono stati al suo fianco e sul palco con lui in tutti questi anni della sua lunga carriera. Molte le persone arrivate da Tivoli, il comune alle porte di Roma dove Antonio Ciacci, in arte Little Tony, è nato e dove, nella tomba di famiglia, sarà tumulata la salma.
Palpabile la commozione tra la gente, tra i suoi fan, accalcati all'esterno della chiesa, dove è stato allestito un maxischermo per far partecipare tutti alla cerimonia funebre. Il sindaco della capitale, Gianni Alemanno ha portato il saluto della città e riferendosi al Presley italiano ha detto «Viene dalla provincia, ma è legato alla nostra città. Noi da Roma non possiamo non dirti Grazie Tony sei stato una persona eccezionale per noi».
Commossa la figlia del cantante, Cristiana, molto provata, al suo fianco anche sul palcoscenico da tanti anni: «Ricorderò sempre i bei momenti passati con mio padre, quelli familiari e quelli sul palcoscenico». Colpita per la presenza di tanta gente ha aggiunto: «Ringrazio tutti, sapevo che era amato ma non mi aspettavo tanta partecipazione». Poi sulle note di 'Cuore mattò la gente applaude e canta e il carro funebre parte verso il cimitero di Tivoli, seguito dal corteo delle Ferrari che sul parabrezza hanno il cartello con la scritta 'Ciao Tony'.

MORTO LITTLE TONY, L'ELVIS ITALIANO: AVEVA 72 ANNI, ERA MALATO DI TUMORE


MORTO LITTLE TONY, L'ELVIS ITALIANO:
AVEVA 72 ANNI, ERA MALATO DI TUMORE


ROMA - Bello di una bellezza di provincia, il sorriso e il ciuffo sfrontato. Il ragazzo irresistibile se n’è andato: Little Tony è morto ieri sera. Aveva 72 anni e gli ultimi tre mesi li aveva passati in un letto di ospedale, a Roma, a combattere contro una malattia che non gli ha dato scampo. Era nato a Tivoli il 9 febbraio del ’41. Temperamento istrionico, Antonio era cresciuto nel luogo ideale per dare sfogo alla sua creatività: una famiglia di musicisti. Papà Novino era cantante e suonava la fisarmonica, zio Settembrino era chitarrista, musicisti anche i due fratelli: Enrico, chitarrista, e Alberto, bassista.
Passa l’adolescenza a cantare nei locali dei Castelli Romani, poi, nel 1958 durante un contest al teatro Smeraldo di Milano, viene sentito da un impresario inglese che lo manda in tour oltremanica. Gli spettacoli hanno successo e Antonio in Inghilterra decide di rimanere per diversi anni. È lì che si innamora del Rock'n'roll. Mentre a sud delle Alpi suoi coetanei sognavano sospirando con le melodie all’italiana, Antonio Ciacci, con pochi altri, fiuta il vento che arriva da occidente, compera il primo tubetto di brillantina e comincia a muovere i bacino come padre Elvis stava insegnando al mondo dall’altra parte dell’Atlantico. Sostitusce il troppo autarchico Antonio con Tony, al quale aggiunge Little, che fa tanto americano almeno nel suono. Il gioco è fatto: il piccolo Antonio è pronto per sfidare il gigante Adriano. Celentano, quello del clan. L’occasione capita al rientro in Italia: nel 1961 arriva sul palco di Sanremo in coppia proprio con il Molleggiato, che il rock agli italiani lo stava già spiegando: 24Mila baci arriva seconda, Adriano è sempre più re, ma l’Italia comincia ad accorgersi anche del ragazzetto di Tivoli.
Gli anni ’60 sono i suoi annii. Il trionfo arriva nel ’66, quando al Cantagiro si presenta con Riderà: la canzone non vince ma vende oltre un milione di copie. L’anno seguente Tony inchioda gli italia ai jukebox con Cuore matto, che arriva prima in classifica e rimane tra i primi posti per 12 settimane consecutive. La magia comincia a svanire nel 1970, anno in cui porta sul palco dell’Ariston La spada nel cuore. L’Italia è cambiata, alla spensieratezza degli anni ’60 cominciano a sostituirsi la cupezza e il furore ideologico dei ’70: i ragazzi che vanno in giro con il ciuffo di Elvis sono sempre meno, ma Antonio un posto nella musica italiana se lo è conquistato. Qualche sussulto (la sigla di Love Boat nel 1981), gli ultimi anni passati tra programmi tv intrisi di nostalgia e comparsate a cantare i vecchi successi. Antonio è rimasto sempre quello: il ciuffo sfrontato, il sorriso genuino da ragazzo di provincia.