martedì 28 maggio 2013

TRAGEDIA SFIORATA Bus scolaresca prende fuoco in galleria

TRAGEDIA SFIORATA

Bus scolaresca prende
fuoco in galleria

29/05/2013

I passeggeri, secondo i primi accertamenti, sarebbero stati fatti scendere e messi in salvo dall'autista di un altro autobus che circolava sull'autostrada. Poco dopo l'evacuazione, il pullman è esploso.

Bus scolaresca prende
fuoco in galleria
Un pullman sul quale viaggiavano, in gita scolastica, 15 bambini, ha preso fuoco nella galleria Tremonzelli, sull'autostrada Palermo-Catania, in direzione della città etnea. I passeggeri, secondo i primi accertamenti, sarebbero stati fatti scendere e messi in salvo dall'autista di un altro autobus che circolava sull'autostrada. Poco dopo l'evacuazione, il pullman è esploso. L'autostrada è chiusa. Secondo quanto riferisce la Polstrada, alcuni automobilisti che si trovavano in galleria sarebbero rimasti intossicati. (ANSA)

La denuncia di Coldiretti: "Scandaloso comportamento delle banche in Calabria"

La denuncia di Coldiretti: "Scandaloso comportamento delle banche in Calabria"

soldi"Scandaloso veramente scandaloso! Esordisce così Pietro Molinaro presidente di Coldiretti Calabria, dopo l'esito dell'incontro di oggi che si è svolto al Dipartimento Agricoltura e avente come oggetto il  Fondo di garanzia per gli investimenti del PSR 2007-2013- Credito in agricoltura. Da troppo tempo – continua Molinaro – chiediamo reali politiche per l'accesso al credito, che ci deve essere in tutti i settori, ma specialmente in agricoltura, dove vi è bisogno di un credito specialistico con strumenti finanziari ad hoc. Siamo invece all'ultimo anno del PSR con notevoli investimenti cofinanziati dalla Regione in particolare verso i giovani insediati in agricoltura che restano non finanziati dal sistema bancario che opera in Calabria. "Eppure – evidenzia Molinaro – il Fondo di Garanzia, tra l'altro con pegno doppio (unico caso in Europa) a  valere sul PSR e pari a 10milioni di €uro, è nella disponibilità degli Istituti Bancari e alimenta i loro forzieri. Il non risultato, che provoca sconcerto e rabbia e rappresenta una vera e propria beffa e che ad oggi, di questa somma è stato utilizzato –udite udite - lo 0,35% per un totale di 16 pratiche presentate dalle banche e andate a buon fine, solo quattro. Anzi pare che qualche Istituto abbia dichiarato per iscritto che l'agricoltura è un settore non gradito. Veramente, c'è da essere lividi di furore all'ennesima potenza! Senza il cofinanziamento delle Banche al 99,9% - rimarca Molinaro – non si riusciranno a completare e collaudare  gli investimenti e voglio ricordare che il paventato "rischio Calabria" le banche lo comprendono già nei tassi di interesse che sono più altri che altrove. Assistere passivamente? "Non sia mai!" Precisa Molinaro.  Occorre invece una forte  risposta ed una iniziativa determinata  e autorevole visto che non basta l'egregio ed il solo impegno del dipartimento agricoltura. Pur avendo snaturato delle funzioni la Finanziaria Regionale FinCalabra , che era deputata alle politiche per l'accesso al credito, e che poteva perfezionare la propria attività in base all'art. 106 evoluto del Testo Unico Bancario, abbiamo una sola strada: il presidente  Scopelliti convochi le banche e coinvolga il Governo nazionale e la Banca d'Italia, per denunciare e porre rimedio a questo vero e proprio golpe operato ai danni dell'economia calabrese. Dare alle banche risorse e garanzie pubbliche  e dalle stesse non utilizzate e valorizzate   - conclude un furibondo presidente di Coldiretti Calabria - ci impone una responsabilità che deve essere assolutamente esercitata poiché è in ballo una situazione d'eccezionale gravità che richiede rimedi straordinari. Forse, l'Abi calabrese potrebbe a tal proposito dire qualcosa!

LA RAGAZZA UCCISA Corigliano, oltre 20 coltellate sul corpo di Fabiana Minuto di silenzio chiesto dalla Boldrini alla Camera

LA RAGAZZA UCCISA

Corigliano, oltre 20 coltellate sul corpo di Fabiana
Minuto di silenzio chiesto dalla Boldrini alla Camera

Il giorno dopo la drammatica confessione di Davide, che ha ucciso la fidanzata a coltellate e poi le ha dato fuoco, i giovani dicono no alla violenza. Impossibile cancellare dalla mente le dichiarazioni del diciassettenne diventato assassino: «Le ho dato una coltellata, poi l'ho bruciata mentre era ancora viva». Nessun segno di pentimento nell'interrogatorio
di SAVERIO PUCCIO
Corigliano, oltre 20 coltellate sul corpo di Fabiana
Minuto di silenzio chiesto dalla Boldrini alla Camera
Fabiana Luzzi, la vittima
CORIGLIANO (CS) - Ha sofferto Fabiana. La sua è stata una morte orribile. Percorsa dalla sedicenne studentessa di Corigliano in piena lucidità. Sono questi i macabri particolari che emergono dall'interrogatorio di Davide, il ragazzo di 17 anni accusato dell'omicidio della ragazza in memoria della quale l'aula della Camera ha osservato un minuto di silenzio chiesto dalla presidente, Laura Boldrini, per ricordare la giovane «e tutte coloro che come lei sono state uccise». Secondo quanto trapela, infatti, la ragazza, benchè ferita da diverse coltellate, ha reagito sino all’ultimo per sottrarsi alla morte. Quando si è resa conto che il ragazzo intendeva bruciarla, secondo quanto avrebbe riferito lo stesso diciassettenne, lei si è alzata e gli si è buttata addosso, cercando di versare per terra il contenuto della tanica. Poi, probabilmente perchè indebolita dalle coltellate, è ricaduta a terra ed il giovane le ha dato fuoco. Una ricostruzione drammatica, che rende ancora più cruda una morte già orribile. Una ricostruzione che potrà trovare conferma nell'autopsia fissata per oggi.
L'AUTOPSIA. E in relazione alle coltellate ricevute gli esiti dell'autopsia hanno evidenziato come Fabiana sia stata colpita con oltre 20 coltellate. Dall’esame, inoltre, è emerso come sia probabile, ma ancora non del tutto sicuro, che la giovane fosse viva quanto è stata bruciata, la certezza potrà venire solo con ulteriori analisi. In particolare, l'autopsia, effettuata nell’ospedale di Corigliano Calabro, ha evidenziato che le coltellate, alcune profonde, sono state inferte al torace, all’addome ed alla schiena della ragazza. Nessuna di queste è risultata mortale, tanto che per i periti è probabile che la giovane, così come raccontato dal ragazzo nell’interrogatorio, fosse viva nel momento in cui è stata bruciata. I medici legali, comunque, si sono presi 40 giorni per il deposito della perizia definitiva.
LA MADRE DI FABIANA. Per questa morte orribile che la madre chiede giustizia. lo ha detto  all'arcivescovo di Rossano Cariati, monsignore Santo Marcianò, che questa mattina ha incontrato i genitori della sedicenne: «Mia figlia ha il diritto di avere giustizia». Poche parole, per indicare probabilmente la sua unica ragione di vita dopo la morte del suo "cucciolo". Ma la madre di Fabiana ha trovato anche la forza e il coraggio, secondo quanto è trapelato, di andare oltre la tragedia, con un messaggio di grande forza nei confronti del carnefice della figlia: «Anche lui è una vittima». Conversando con mons. Marcianò, la mamma della sedicenne uccisa ha aggiunto che «in questo momento abbiamo bisogno di sentire l’affetto della gente. Non vogliamo sentirci soli». I genitori della ragazza, pur essendo testimoni di Geova, hanno accettato di ricevere mons. Marcianò. Il padre della ragazza accogliendo in casa l’arcivescovo lo ha abbracciato e gli ha detto che «mi ha fatto piacere ricevere la sua visita. Noi ci incontriamo sul valore della vita». Frasi brevissime, sussurrate tra una lacrima e un grido di dolore. In una sofferenza atroce. 
IL CORTEO DEGLI AMICI. Uno strazio, poco dopo, la scena della madre di Fabiana che accoglie il lungo corteo che ha sfilato per le vie della città, prima di raggiungere la casa della ragazzina. Un dolore immenso per tutta la comunità. L'urlo della donna, sorretta da familiari e dalle amiche della figlia è stato una coltellata al cuore: «Fabiana quanta gente ti voleva bene, solo uno ti odiava». Il corteo è stato organizzato dagli studenti che hanno deciso di sospendere le lezioni per oggi. Sono partiti dall’istituto tecnico-commerciale Luigi Palma, che era la scuola frequentata dalla ragazza, e hanno raggiunto la casa della famiglia di Fabiana. In testa a tutti uno striscione sul quale i ragazzi hanno scritto: «16 anni per sempre...riposa in pace piccolo angelo». Sono tanti i messaggi che i coetanei della giovane hanno voluto lanciare attraverso striscione e cartelli: «La tua storia meritava più ascolto». E ancora: «Puoi raggiungere solo adesso la tua meta quel mondo diverso che non trovavi mai. Solo che non doveva andare così, solo che ora siamo tutti un pò più soli». Tutti i ragazzi presenti alla marcia hanno indossato un nastro rosso:  «Il rosso – ha spiegato uno degli studenti – è il colore dell’amore, quello che vogliano dimostrare nei confronti di Fabiana indossando questo nastro». Davanti al corteo anche una ragazza con un bouquet di fiori che è stato deposto all’imbocco della stradina alla fine della quale è stato trovato il cadavere di Fabiana. Nello stesso punto, dove il corteo ha sostato alcuni minuti, sono stati lasciati anche alcuni palloncini bianchi a forma di cuore.
LA MADRE DI DAVIDE. La mamma del diciassette sottoposto a fermo per l’omicidio di Fabiana «porta dentro di se un grande dolore per la scomparsa di una ragazza che conosceva, un dolore che solo un genitore può capire». E' quanto trapela dagli ambienti vicini alla famiglia del ragazzo. Un giovane, si sottolinea che «ha ottimi voti a scuola, tanto che è il migliore della classe», è incensurato e non ha mai avuto a che fare con la giustizia. 
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In migliaia a Corigliano Calabro (Cs) per i funerali di Fabiana. Presente anche il ministro Josefa Idem

In migliaia a Corigliano Calabro (Cs) per i funerali di Fabiana. Presente anche il ministro Josefa Idem

luzzi fabianaC'è anche il ministro per le Pari Opportunità, Josefa Idem, al funerale della giovane Fabiana Luzzi, la 16enne di Corigliano Calabro uccisa venerdì scorso dal fidanzato, che l'ha prima accoltellata e poi bruciata viva. Le esequie, cui hanno partecipato migliaia di persone, si sono svolte con il rito dei testimoni di Geova. Il ministro Idem ha anche incontrato i familiari della giovane: "Con la mia presenza al funerale di Fabiana voglio innanzitutto essere vicina alla famiglia per testimoniare il dolore di tutti gli italiani e le italiane per questa perdita cosi' tragica e assurda. Vorrei che i genitori, i parenti e gli amici di Fabiana non si sentissero soli nella loro disperazione, ma soprattutto che percepissero che tutto il Paese e' loro vicino, sconcertato da questo ennesimo episodio di violenza, tanto piu' grave perche' perpetrato su una ragazza di soli sedici anni da un ragazzo poco piu' grande di le" ha detto il ministro Idem, annunciando la propria partecipazione. "Di fronte alla scomparsa di Fabiana ribadisco l'impegno di tutto il governo e del ministero da me guidato a fare della lotta alla violenza di genere un punto qualificante di questa legislatura", aggiunge Idem. "Saro' a Corigliano - prosegue - proprio mentre la Camera stara' votando la ratifica della Convenzione di Istanbul contro la violenza sulle donne. Questa ratifica che ritengo doverosa per combattere efficacemente la violenza di genere, non lenisce il senso di angoscia che mi attanaglia pensando alla vita spezzata di questa ragazza, ma anche di tutte le donne vittime di femminicidio". E ancora: "Sento di dover chiedere perdono a lei e a tutte le donne, uccise per mano di chi abusa della parola 'amore'. Lo Stato deve rendere piu' effettivo il suo impegno, essere ancora piu' vicino alle vittime e adesso, proprio partendo dalla ratifica della convenzione, passare alle azioni politiche concrete".

Sequestrati 15 mln di prodotti made in China

MILANO

Sequestrati 15 mln di
prodotti made in China 

28/05/2013

Si tratta di giocattoli, bigiotteria, articoli elettronici e casalinghi. "Un'area grande come 20 campi da calcio, magazzini con 41 km di scaffali stracolmi di merce - precisa una nota - sono stati passati al setaccio da 100 finanzieri per tutto il fine settimana". Quattro i denunciati.

Sequestrati 15 mln di
prodotti made in China
"Terra bruciata" è il nome dell'operazione portata a termine dagli uomini del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Milano nell'hinterland del capoluogo. Il blitz - prosegue la nota della Gdf - è scattato all'alba di sabato, dopo appostamenti e pedinamenti che hanno individuato quell'area industriale in apparenza semiabbandonata, da cui, in realtà, decine di vettori distribuivano la merce in tutta Italia. (ANSA).

Per avere una famiglia felice Trattate il vostro coniuge con rispetto

Marito con la moglie in lacrime


Per avere una famiglia felice

Trattate il vostro coniuge con rispetto

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Andrea: * “Quando Rachele è nervosa non fa che piangere. Se ci sediamo a parlare diventa scontrosa o addirittura si trincera nel silenzio. Sembra tutto inutile. Mi viene voglia di arrendermi”.
Rachele: “Quando Andrea è tornato a casa, stavo piangendo. Ho cercato di spiegargli perché ero nervosa, ma lui mi ha interrotto dicendomi che non era poi così grave, e che dovevo passarci sopra. Questo mi ha dato ancora più fastidio”.
VI RICONOSCETE in Andrea e Rachele? Entrambi vogliono comunicare, ma spesso non ci riescono. Perché?
Gli uomini e le donne comunicano in modo diverso, come diversi sono i loro bisogni. Una donna forse ama parlare spesso e apertamente di come si sente. Molti uomini invece cercano di mantenere la pace risolvendo rapidamente i problemi ed evitando le questioni spinose. Nonostante queste differenze, come potete venirvi incontro e riuscire a comunicare? Trattando il vostro coniuge con rispetto.
La persona rispettosa apprezza gli altri e cerca di capire come si sentono. Probabilmente sin da quando eravate piccoli avete imparato a rispettare chi ha più autorità o esperienza di voi. Nel matrimonio però il problema è mostrare rispetto per una persona che è al vostro stesso livello, il vostro coniuge. “Phil ascoltava in modo paziente e comprensivo chiunque altro gli parlasse”, dice Linda, che è sposata da otto anni. “Volevo che fosse altrettanto comprensivo con me”. Forse anche voi ascoltate pazientemente gli amici e perfino gli estranei, e parlate loro con rispetto. Ma mostrate la stessa considerazione al vostro coniuge?
La mancanza di rispetto crea tensioni in casa e provoca forti contrasti. Un saggio governante affermò: “Meglio un tozzo di pan secco in pace, che una casa piena di banchetti e di discordie”. (Proverbi 17:1Tintori) Quindi la Bibbia raccomanda al marito di trattare sua moglie con onore e rispetto. (1 Pietro 3:7) Anche   “la moglie [deve avere] profondo rispetto per il marito”. — Efesini 5:33.
Come potete comunicare in maniera rispettosa? Prendiamo in esame alcuni consigli pratici che si trovano nella Bibbia.

Se il vostro coniuge ha qualcosa da dire

Il problema:

 A molti piace di più parlare che ascoltare. Anche a voi? La Bibbia definisce stolto chi “risponde a una questione prima di averla udita”. (Proverbi 18:13) Quindi prima di parlare, ascoltate. Perché? “Preferisco che mio marito non cerchi di risolvere subito i miei problemi”, dice Kara, che è sposata da 26 anni. “Non mi aspetto neppure che si dica d’accordo o cerchi di capire perché è sorto il problema. Voglio solo che mi ascolti e prenda sul serio i miei sentimenti”.
D’altra parte, alcuni uomini e donne sono restii a esprimersi e si sentono a disagio se il coniuge insiste perché parlino dei loro sentimenti. Lorrie, che è sposata da poco, ha scoperto che suo marito ha bisogno di tempo per parlare di come si sente. “Devo essere paziente”, dice, “e aspettare che si apra”.

La soluzione:

 Se come coppia dovete parlare di qualcosa che potrebbe creare divisione, affrontate l’argomento quando entrambi siete calmi e rilassati. Che dire se il vostro coniuge è riluttante a esprimersi? Non dimenticate che “i pensieri umani sono come acqua profonda; chi è intelligente sa attingerla”. (Proverbi 20:5Parola del Signore) Se attingete acqua da un pozzo troppo in fretta, molta ne andrà perduta. In modo simile, se vi rivolgete al vostro coniuge con troppa irruenza, potrebbe mettersi sulla difensiva e potreste perdere l’opportunità di tirar fuori quello che ha dentro. Cercate invece di fare domande in maniera gentile e rispettosa, e siate pazienti se lui o lei non si apre così prontamente come vorreste.
Quando il vostro coniuge parla, siate ‘pronti a udire, lenti a parlare, lenti all’ira’. (Giacomo 1:19) Chi sa ascoltare lo fa non solo con gli orecchi, ma anche col cuore. Perciò cercate di comprendere i sentimenti del vostro coniuge quando parla. Dal modo in cui lo ascoltate capirà se e quanto lo rispettate.
Gesù ha insegnato come ascoltare. Ad esempio, in un’occasione un uomo malato lo avvicinò per chiedergli aiuto. Gesù non risolse subito il problema. Per prima cosa, ascoltò la sua supplica, poi si lasciò commuovere profondamente da quelle parole, e infine lo guarì. (Marco 1:40-42) Seguite l’esempio di Gesù quando il vostro coniuge parla. Ricordate che probabilmente sta cercando comprensione sincera, non una soluzione rapida. Quindi ascoltate attentamente, mettetevi nei suoi panni, e dopo, ma solo dopo, soddisfate i suoi bisogni. In questo modo gli dimostrerete rispetto.
PROVATE QUESTO: La prossima volta che il tuo coniuge inizia a parlarti, resisti all’impulso di rispondere immediatamente. Fallo solo quando ha finito di parlare e hai capito cosa aveva da dire. In un secondo momento, chiedigli se ha percepito che lo ascoltavi veramente.

Se avete qualcosa da dire

Il problema:

 “Le sit-com fanno sembrare che parlare male del proprio coniuge ed essere offensivi e sarcastici sia normale”, osserva Linda, menzionata prima. Alcuni crescono in famiglie in cui parlare in modo irrispettoso è la norma. Poi, quando si sposano, trovano difficile abbandonare queste cattive abitudini. Ivy, che vive in Canada, racconta: “Sono cresciuta in un ambiente in cui sarcasmo, urla e insulti erano all’ordine del giorno”.

La soluzione:

 Quando parlate ad altri del vostro coniuge, dite “qualunque parola che sia buona per edificare secondo il bisogno, affinché impartisca ciò che è favorevole agli uditori”. (Efesini 4:29) Presentate vostro marito o  vostra moglie in modo tale che chi vi ascolta ne abbia un’impressione favorevole.
Anche quando siete soli col vostro coniuge, resistete all’impulso di fare del sarcasmo e insultarlo. Una volta Mical si arrabbiò con suo marito Davide, re dell’antico Israele, e in tono sarcastico gli disse che aveva agito “proprio come . . . uno degli uomini dalla testa vuota”. Quelle parole offesero Davide, ma dispiacquero anche a Dio. (2 Samuele 6:20-23) Da questo potete imparare che, quando parlate al vostro coniuge, dovete scegliere attentamente le parole. (Colossesi 4:6; nota in calce) Phil, sposato da otto anni, ammette di avere ancora qualche contrasto con sua moglie e ha notato che a volte quello che lui dice peggiora solo la situazione. “Mi sono reso conto che, quando si litiga, averla vinta in effetti è una sconfitta. Trovo che sia molto più utile e soddisfacente puntare a rafforzare il rapporto”.
Un’anziana vedova dei tempi antichi incoraggiò le sue nuore a trovare “ciascuna un luogo di riposo nella casa di suo marito”. (Rut 1:9) Quando il marito e la moglie si trattano con dignità, rendono la loro casa “un luogo di riposo”.
PROVATE QUESTO: Insieme al tuo coniuge ritaglia del tempo per discutere i suggerimenti appena menzionati. Chiedigli: “Quando parlo di te in pubblico, hai l’impressione che io ti rispetti o che ti sminuisca? Cosa posso fare per migliorare?” Ascoltalo con interesse mentre esprime quello che prova, e cerca di mettere in pratica i consigli che ricevi.

Accettate le differenze

Il problema:

 Talvolta coloro che sono sposati da poco pensano erroneamente che con l’espressione “una sola carne” la Bibbia intenda dire che la coppia debba avere una sola opinione o personalità. (Matteo 19:5) Ma nel giro di poco scoprono che questa idea non è realistica. Riscontrano che le loro differenze di opinione spesso sfociano in litigi. Linda dice: “Una grossa differenza tra noi è che Phil è meno apprensivo di me. A volte riesce a rilassarsi quando io sono preoccupata, e così finisco per arrabbiarmi perché sembra che a lui la cosa non interessi quanto interessa a me”.

La soluzione:

 Accettatevi l’un l’altro per quello che siete e rispettate le vostre diversità. Facciamo un esempio: gli occhi funzionano in maniera diversa rispetto alle orecchie, ma è grazie alla loro cooperazione che riuscite ad attraversare la strada sani e salvi. Adrienne, sposata da quasi 30 anni, spiega: “Per me e mio marito non è un problema avere opinioni diverse, se non sono in contrasto con la Parola di Dio. Dopo tutto, essere sposati non significa essere due cloni”.
Se il vostro coniuge la pensa o reagisce in modo diverso, non concentratevi solo su voi stessi. Considerate i suoi sentimenti. (Filippesi 2:4) Kyle, marito di Adrienne, ammette: “Non capisco o non condivido sempre il punto di vista di mia moglie, ma ricordo a me stesso che amo lei più di quanto ami la mia opinione. Quando lei è felice lo sono anch’io!”
PROVATE QUESTO: Elenca alcune ragioni per cui il modo in cui il tuo coniuge vede o fa le cose è migliore del tuo. — Filippesi 2:3.
Il rispetto è uno dei segreti di un matrimonio felice e duraturo. “Il rispetto è fonte di felicità e sicurezza in un matrimonio”, dice Linda. “Vale senz’altro la pena coltivarlo”.

CHIEDETEVI . . .

  • In che modo le divergenze di opinioni fra me e mia moglie (o mio marito) hanno arricchito la nostra famiglia?
  • Perché è bene fare come suggerisce mia moglie (o mio marito) se non sono implicati princìpi biblici?
Fonte : sito dei testimoni di Geova JW.org