lunedì 3 giugno 2013

Ultimi giorni di maltempo, poi le schiarite: in Calabria ci si assesterà sui 30 gradi per quasi tutto il mese

Ultimi giorni di maltempo, poi le schiarite: in Calabria
ci si assesterà sui 30 gradi per quasi tutto il mese

Gli esperti assicurano che piogge e freddo stanno per finire. Da metà settimana si stabilizzerà una fase di sole anche se non sarà del tutto stabile. Ma le temperature saliranno. E al Sud prevarrà il caldo in particolare nelle aree calabresi, pugliesi e siciliane
Ultimi giorni di maltempo, poi le schiarite: in Calabria
ci si assesterà sui 30 gradi per quasi tutto il mese
DOPO il maggio più fresco e piovoso degli ultimi anni, anche la prima settimana di giugno sarà alquanto capricciosa: per il caldo bisognerà attendere il prossimo weekend, quando al Sud scoppierà l’estate, emntre il Nord sarà ancora alle prese con la pioggia che durerà per tutto il mese.
Gli esperti sono concordi nel ritenere che la settimana che sta per iniziare segnerà un passo in avanti verso la bella stagione. Ma non sarà ancora la consacrazione definitiva: nuove perturbazioni sono attese in seguito.
Sul breve termine, comunque, ci si aspettano lunedì e martedì ancora sotto il tiro delle correnti fresche e instabili. Secondo il meteorologo di 3bmeteo.com Francesco Nucera, piogge e acquazzoni bagneranno qua e là tirreniche, rilievi, medio adriatico e nord ovest, mentre andrà meglio altrove. Temperature ancora fresche ma gradevoli. Mercoledì generale miglioramento con temperature in aumento. L'alta pressione s’impossesserà gradualmente del Mediterraneo e allontanerà finalmente le perturbazioni dall'Italia. Gran parte della Penisola potrà godere finalmente, dopo tanto tempo, di un periodo soleggiato da Nord a Sud e si potrà tirare un sospiro di sollievo.
Si tratterà, secondo Antonio Sanò, direttore del portale  www.ilmeteo.it, di rialzi di temperatura significativi. Ma per gran parte del mese di giugno l'Italia reseterà divisa: al nord temporali anche se con temperature più alte di questi giorni, sui 28 gradi; caldo e siccità al Centro-Sud, caldo intenso sulla Puglia, Calabria e Sicilia con 30-35 gradi. 
domenica 02 giugno 2013 21:06

Lei lo lascia, lui la massacra e la riduce in coma A Crotone nuovo caso di violenza sulle donne

Lei lo lascia, lui la massacra e la riduce in coma
A Crotone nuovo caso di violenza sulle donne

Lei decide di lasciarlo malgrado fosse già stata fissata la data delle nozze, lui per tutta risposta inizia a picchiarla massacrandola di botte. Alla fine lei è ridotta in coma farmacologico all'ospedale, il padre rinuncia alla denuncia per sfiducia nel sistema giudiziario e al ricovero racconta che si è trattato di un incidente domestico
di PATRIZIA SICILIANI
Lei lo lascia, lui la massacra e la riduce in coma
A Crotone nuovo caso di violenza sulle donne
Ancora un caso di violenza sulle donne
CIRO' MARINA - Una ragazza cirotana ha rischiato di morire per aver rotto il suo fidanzamento ufficiale: è finita all’ospedale di Crotone dove è stata ricoverata in coma farmacologico. L’ultratrentenne con il quale era fidanzata da qualche anno le si è scagliato contro malmenandola brutalmente e offendendola con epiteti irripetibili, appena lei gli ha comunicato che aveva deciso di lasciarlo. In preda all’ira per quell’inaspettato abbandono lui le ha pure raschiato l’auto. 
La coppia avrebbe dovuto sposarsi entro la fine del 2013. La data delle nozze era stata già fissata, così com’era pronta la casa coniugale, una bella villa. Pur essendo consapevoli del grave rischio corso dalla stretta congiunta, che avrebbe potuto fare la stessa (atroce) fine della povera Fabiana Luzzi, la quindicenne bruciata viva dal fidanzatino, i genitori della ragazza cirotana si sono detti contrari alla denuncia del reato e alla conseguente apertura di un’inchiesta giudiziaria. I due non hanno raccontato la verità sulla terribile vicenda innanzitutto ai medici che hanno in cura la figlia, proprio «per un senso di sfiducia nella giustizia». Alla domanda se si profilasse all’orizzonte una querela di parte, il padre è sbottato: «Che gli fanno all’ex fidanzato? Non gli fanno niente! Io adesso devo curare la mia bambina... ha poco più di vent’anni, me l’ha distrutta».  La madre, ieri, ha confessato che la ragazza è afflitta dalla paura di rivedere «il mostro» e di morire. Necessita perciò di un supporto psicologico. Lui continua a condurre la vita di sempre, tant’è che agli occhi dei suoi concittadini e dei suoi clienti appare come un irreprensibile professionista.

 
LEGGI SULL'EDIZIONE CARTACE DE IL QUOTIDIANO IL SERVIZIO INTEGRALE SU QUESTO ENNESIMO CASO DI VIOLENZA SULLE DONNE A FIRMA DI PATRIZIA SICILIANI
lunedì 03 giugno 2013 08:05

Lei lo lascia, lui la massacra e la riduce in coma A Crotone nuovo caso di violenza sulle donne

Lei lo lascia, lui la massacra e la riduce in coma
A Crotone nuovo caso di violenza sulle donne

Lei decide di lasciarlo malgrado fosse già stata fissata la data delle nozze, lui per tutta risposta inizia a picchiarla massacrandola di botte. Alla fine lei è ridotta in coma farmacologico all'ospedale, il padre rinuncia alla denuncia per sfiducia nel sistema giudiziario e al ricovero racconta che si è trattato di un incidente domestico
di PATRIZIA SICILIANI
Lei lo lascia, lui la massacra e la riduce in coma
A Crotone nuovo caso di violenza sulle donne
Ancora un caso di violenza sulle donne
CIRO' MARINA - Una ragazza cirotana ha rischiato di morire per aver rotto il suo fidanzamento ufficiale: è finita all’ospedale di Crotone dove è stata ricoverata in coma farmacologico. L’ultratrentenne con il quale era fidanzata da qualche anno le si è scagliato contro malmenandola brutalmente e offendendola con epiteti irripetibili, appena lei gli ha comunicato che aveva deciso di lasciarlo. In preda all’ira per quell’inaspettato abbandono lui le ha pure raschiato l’auto. 
La coppia avrebbe dovuto sposarsi entro la fine del 2013. La data delle nozze era stata già fissata, così com’era pronta la casa coniugale, una bella villa. Pur essendo consapevoli del grave rischio corso dalla stretta congiunta, che avrebbe potuto fare la stessa (atroce) fine della povera Fabiana Luzzi, la quindicenne bruciata viva dal fidanzatino, i genitori della ragazza cirotana si sono detti contrari alla denuncia del reato e alla conseguente apertura di un’inchiesta giudiziaria. I due non hanno raccontato la verità sulla terribile vicenda innanzitutto ai medici che hanno in cura la figlia, proprio «per un senso di sfiducia nella giustizia». Alla domanda se si profilasse all’orizzonte una querela di parte, il padre è sbottato: «Che gli fanno all’ex fidanzato? Non gli fanno niente! Io adesso devo curare la mia bambina... ha poco più di vent’anni, me l’ha distrutta».  La madre, ieri, ha confessato che la ragazza è afflitta dalla paura di rivedere «il mostro» e di morire. Necessita perciò di un supporto psicologico. Lui continua a condurre la vita di sempre, tant’è che agli occhi dei suoi concittadini e dei suoi clienti appare come un irreprensibile professionista.

 
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lunedì 03 giugno 2013 08:05

Lei lo lascia, lui la massacra e la riduce in coma A Crotone nuovo caso di violenza sulle donne

Lei lo lascia, lui la massacra e la riduce in coma
A Crotone nuovo caso di violenza sulle donne

Lei decide di lasciarlo malgrado fosse già stata fissata la data delle nozze, lui per tutta risposta inizia a picchiarla massacrandola di botte. Alla fine lei è ridotta in coma farmacologico all'ospedale, il padre rinuncia alla denuncia per sfiducia nel sistema giudiziario e al ricovero racconta che si è trattato di un incidente domestico
di PATRIZIA SICILIANI
Lei lo lascia, lui la massacra e la riduce in coma
A Crotone nuovo caso di violenza sulle donne
Ancora un caso di violenza sulle donne
CIRO' MARINA - Una ragazza cirotana ha rischiato di morire per aver rotto il suo fidanzamento ufficiale: è finita all’ospedale di Crotone dove è stata ricoverata in coma farmacologico. L’ultratrentenne con il quale era fidanzata da qualche anno le si è scagliato contro malmenandola brutalmente e offendendola con epiteti irripetibili, appena lei gli ha comunicato che aveva deciso di lasciarlo. In preda all’ira per quell’inaspettato abbandono lui le ha pure raschiato l’auto. 
La coppia avrebbe dovuto sposarsi entro la fine del 2013. La data delle nozze era stata già fissata, così com’era pronta la casa coniugale, una bella villa. Pur essendo consapevoli del grave rischio corso dalla stretta congiunta, che avrebbe potuto fare la stessa (atroce) fine della povera Fabiana Luzzi, la quindicenne bruciata viva dal fidanzatino, i genitori della ragazza cirotana si sono detti contrari alla denuncia del reato e alla conseguente apertura di un’inchiesta giudiziaria. I due non hanno raccontato la verità sulla terribile vicenda innanzitutto ai medici che hanno in cura la figlia, proprio «per un senso di sfiducia nella giustizia». Alla domanda se si profilasse all’orizzonte una querela di parte, il padre è sbottato: «Che gli fanno all’ex fidanzato? Non gli fanno niente! Io adesso devo curare la mia bambina... ha poco più di vent’anni, me l’ha distrutta».  La madre, ieri, ha confessato che la ragazza è afflitta dalla paura di rivedere «il mostro» e di morire. Necessita perciò di un supporto psicologico. Lui continua a condurre la vita di sempre, tant’è che agli occhi dei suoi concittadini e dei suoi clienti appare come un irreprensibile professionista.

 
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lunedì 03 giugno 2013 08:05

venerdì 31 maggio 2013

ALLARME NUOVA SARS, IN ITALIA IL PRIMO CASO DI CORONAVIRUS

ALLARME NUOVA SARS, IN ITALIA
IL PRIMO CASO DI CORONAVIRUS


Venerdì 31 Maggio 2013
ROMA - Primo caso di nuovo Coronavirus in Italia, il virus simile allaSars che ha allarmato gli esperti internazionali.

«Dalla Regione Toscana è stato comunicato un caso confermato, di importazione, di infezione da nuovo Coronavirus (attualmente denominato Mers-CoV=Middle East Respiratory Syndrome Coronavirus), in un cittadino di 45 anni, di nazionalità straniera, che vive in Italia e che è stato recentemente in Giordania per 40 giorni, dove uno dei suoi figli sembra soffrisse di una forma influenzale non meglio specificata». Lo comunica in una nota il ministero della Salute.

FEBBRE ALTA E INSUFFICIENZA RESPIRATORIA «Il paziente, che presentava febbre alta, tosse e segni di insufficienza respiratoria, è attualmente ricoverato in isolamento ed è in buone condizioni». La conferma della diagnosi è stata effettuata dall'Istituto superiore di sanità, Dipartimento malattie infettive, parassitarie e immunomediate. Il riconoscimento del caso italiano è avvenuto seguendo le procedure indicate dalla circolare che il ministero della Salute ha diramato agli assessorati alla Sanità delle Regioni e Province Autonome il 16 maggio scorso per aumentare il grado di attenzione nei confronti di soggetti con febbre e sintomi respiratori importanti provenienti da aree geografiche in cui si sono verificati casi simili o che abbiano assistito un malato affetto da Mers-CoV, per sottoporli al test specifico. Si tratta, ricorda il ministero, di un virus la cui trasmissione interumana sembra essere possibile quasi esclusivamente laddove si sono verificati contatti stretti e prolungati come per esempio nell'ambito di un nucleo familiare o in una corsia ospedaliera. «Per quanto riguarda i viaggi internazionali e le rotte commerciali, l'Organizzazione Mondiale della Sanità non raccomanda test nè altre restrizioni ai viaggiatori all'ingresso nei Paesi membri della Regione Europea». Il ministero monitora «attentamente la situazione in stretto raccordo con le autorità sanitarie della Regione Toscana». Per la prevenzione delle infezioni respiratorie, ricorda il dicastero, valgono le normali misure igieniche raccomandate per l'influenza (frequente lavaggio delle mani, coprirsi la bocca con un fazzoletto quando si starnutisce, etc.) e che informazioni in proposito sono reperibili sul sito del ministero della Salute.

MACERATA, DONNA DI 47 ANNI SI UCCIDE
LANCIANDOSI DAL QUINTO PIANO

Venerdì 31 Maggio 2013
MACERATA - Suicidio a Civitanova Marche, in provincia di Macerata, dove una donna di 47 anniG.E., si è tolta la vita questo pomeriggio lanciandosi dal terrazzo del suo appartamento, al quinto piano di un palazzo di via Mazzini.
Inutili i soccorsi del 118 e dei vigili del fuoco, intervenuti per aprire la porta dell'alloggio in cui la signora abitava. Sul posto, per le indagini, agenti del Commissariato di polizia. Sembra che la quarantasettenne soffrisse di crisi depressive

GALAXY S4 MINI, LA SAMSUNG CONFERMA: "SARÀ DISPONIBILE DA LUGLIO" -VIDEO

GALAXY S4 MINI, LA SAMSUNG CONFERMA:
"SARÀ DISPONIBILE DA LUGLIO" -VIDEO

Venerdì 31 Maggio 2013
ROMA - Dopo l'uscita del Galaxy S4, ancora novità in casa Samsung.
Tutte le funzioni del fratello maggiore racchiuse in un display e in dimensioni più tascabili: dopo le indiscrezioni dei giorni scorsi è ufficiale, arriva il Galaxy S4 mini di Samsung. Lo smartphone ha un display Super Amoled da 4.3 pollici, a fronte dei 5 pollici del maxi (più grande comunque dei 4 pollici dell'iPhone 5); pesa 107 gr e ha una fotocamera posteriore da 8 megapixel. Sarà disponibile in nero e bianco. Del 'maxì ne sono stati venduti 10 milioni in 1 mese. «Galaxy S4 mini è pensato per chi desidera utilizzare le funzioni di Galaxy S4 preferendo rinunciare a un pò di potenza a favore della maneggevolezza», spiega Samsung in una nota.

CARATTERISTICHE Le performance sono garantite dal processore Dual core da 1,7 Ghz, le funzioni sono le stesse del modello 'maxì presentato a New York a metà marzo e lanciato a fine aprile. Per le immagini sono rintracciabili, tra le altre, le funzioni 'AudioFotò. Ma c'è anche 'Group Play', che consente di ascoltare musica, scattare foto e videogiocare con gli amici; il servizio di messaggistica istantanea ChatON per chattare con più contatti contemporaneamente e condividere video e messaggi vocali. Con WatchOn, invece, gli utenti possono ricercare contenuti video su più piattaforme, dai canali tv in chiaro al video-on-demand. Con questo servizio lo smartphone si trasforma «in un telecomando universale per scegliere i programmi tv preferiti e visualizzarli sul proprio televisore». Il Galaxy S4 mini supporta la rete 3G o Hspa, 4G Lte oppure 3G Dual sim. Ancora non ci sono indicazioni ufficiali su prezzo e uscita: secondo 'rumors' in rete dovrebbe costare 450 euro ed essere disponibile da luglio.

DIPENDENZA DA SMARTPHONE: "OCCHI SUL TELEFONINO ALMENO 150 VOLTE AL GIORNO"

DIPENDENZA DA SMARTPHONE: "OCCHI SUL
TELEFONINO ALMENO 150 VOLTE AL GIORNO"

Venerdì 31 Maggio 2013
WASHINGTON - "Toglietemi tutto ma non il mio smarphone".
Si sa che gli utenti degli smartphone controllano e maneggiano il proprio telefono spesso anche quando non squilla o non segnala nulla, principalmente per controllare la posta o per comunicare via social network.
Ora lo studio annuale a cura del centro americano Kleiner Perkins Caufield & Byers's offre qualche statistica sulle reali dimensioni di questa abitudine molto diffusa: ad esempio emerge che in media si controlla il proprio telefono almeno 150 volte al giorno. E se escludiamo otto ore di sonno, il rapporto presentato in California indica una media di poco meno di una controllatina al telefono ogni 6 minuti. Inoltre, si dà un'occhiata in attesa di un messaggino circa 23 volte al giorno, si ascolta la segreteria circa 22 volte e si controlla l'ora 15 volte, sempre nell'arco delle 24 ore.

Ma il proprio cellulare oggi serve anche per fotografare e secondo lo studio, ogni giorno attraverso gli smartphone vengono scattate e inviate in giro nel mondo circa 500 milioni di fotografie. Infine, è interessante vedere come tanta gente, soprattutto negli Stati Uniti, non accetti il fatto che ormai condivide quasi tutte le proprie informazioni personali online: l'analisi del centro americano mostra come in realtà almeno il 24% della popolazione mondiale espone «tutto o la maggior parte» dei propri dati sul web. Ma solo il 15% degli americani ammette di farlo.

ITALIA, QUATTRO GOL AL SAN MARINO: BENE GILA E POLI, BALOTELLI NON SEGNA -FOTO

ITALIA, QUATTRO GOL AL SAN MARINO:
BENE GILA E POLI, BALOTELLI NON SEGNA -FOTO

Venerdì 31 Maggio 2013
BOLOGNA - Un no al razzismo chiaro e forte. Una città che ritrova lanazionale. I Quattro gol a zero con i dilettanti del San Marino per scaldare cuore e muscoli in vista del decisivo appuntamento di Praga, tra sette giorni, per le qualificazioni mondiali. Bologna fa festa con l'Italia, ritrovando l'azzurro e l'identico risultato dell'ultima volta contro il Galles, un 4-0 netto. Manca solo il gol di Balotelli, il protagonista più applaudito nella serata dedicata alla lotta alle discriminazioni, e che pure qualche centinaia di tifosi della curva bolognese ha in piccola parte macchiato, con un coro contro i napoletani.

I NUOVI Prandelli ha avuto l'occasione di vedere giovani di prospettiva (Bonaventura), terzini di ritorno (Antonelli) vecchie conoscenze (Aquilani) e brillanti alternative (Cerci). Di più, oltre a valutazioni individuali, non si poteva oggettivamente chiedere a un'amichevole volutamente light, in un finale di stagione che per gli azzurri si prolungherà ora tra Repubblica Ceca e Confederations. Il 4-0 e la serata carica di messaggi sono dunque bilancio sufficiente, più del sei politico che va d'obbligo allo sparring partner sammarinese. Bologna ritrova la nazionale dopo 14 anni e i motivi per far festa ci sono tutti, a cominciare dalla simpatia che questa Italia si porta dietro in misura inversamente proporzionale ai casi di 'disturbò denunciati dal suo ct. Ultimo, il caso Scampia-Balotelli. Il personaggio della serata dovrebbe esser lui. Ci sono però il mal di schiena di Supermario oltre che le sue arrabbiature, e soprattutto l'imminente impegno di Praga per le qualificazioni mondiali, a consigliare il riposo iniziale del centravanti. Cui prima della partita arriva l'incoraggiamento del ministro Cecile Kyenge, presente in tribuna. Con lei accolgono una nazionale assai sperimentale in 29 mila: in attacco ci sono i beniamini di casa, Diamanti e Gilardino, completati nel tridente da un esordiente assoluto, l'atalantino Bonaventura.

POLI-AQUILANI Per il resto tante riserve in difesa, a centrocampo redini a Pirlo con Poli e Aquilani: per lui gli esami azzurri non finiscono mai. Di fronte, i dilettanti puri della repubblica di San Marino, una sola vittoria nella loro giovane storia: avversari ideali per un match che pare destinato alla goleada e invece per un'intera mezzora si rivela perfino avaro. Logico che tra i più attivi ci sia Bonaventura. Al 6' va al tiro due volte sottoporta dopo un bello scambio con Antonelli - in serata di grandi corse - ma è parato. Subito prova a imitarlo Gilardino su respinta corta del portiere. Anche in allenamento è difficile sfondare se l'avversario è blindato, ci provano allora da fuori prima Pirlo, alto all'11', e poi un Diamanti in serata velleitaria. L'occasione più limpida capita sottoporta sul sinistro di Aquilani, un pò sorpreso sul secondo palo dal buco della difesa avversaria; la respinta di Simoncini è di istinto. Sull'angolo successivo Maggio mette in rete su doppio rimpallo, fuorigioco. San Marino respira appena un pò conquistando un corner, ed ecco il vantaggio dell'Italia. Lo sigla Pioli su azione personale al 28': palla rubata al limite, percussione e destro sul palo opposto. A scaldare il Dall'Ara anche una serpentina di Pirlo, metallo prezioso e raro in una serata così. L'Italia si scioglie, il raddoppio arriva proprio da Gilardino: Poli pesca in area Aquilani, tiro al volo respinto e sul rimpallo duetto col centravanti che dal dischetto non sbaglia. Due a zero, è il minuto 33. Tutto si fa più semplice, come la discesa pulita pulita di Antonelli che due minuti dopo mette ancora una volta Gilardino davanti alla porta, e poi al 41' arriva in area e sfiora il gol ma prende anche la botta che lo costringerà a uscire per De Sciglio. Intanto Gilardino allo scadere è troppo generoso e cede palla in area a Diamanti.

SUPERMARIO A SECCO Per i due è l'ultima chance: a ripresa appena iniziata Prandelli cambia il tridente, dentro Cerci Balotelli e Sau per Diamanti-Gilardino-Bonaventura. È lo stesso minuto del 3-0, siglato da Pirlo al 4' su punizione. Nel frattempo Buffon si è dovuto finalmente impegnare, uscita e parata da lontano. Ma ora gli occhi sono tutti per Balotelli: al quarto d'ora la sua punizione rasoterra scheggia il palo. La seconda volta Pirlo non gli lascia la batutta, e sul calcio fermo Aquilani firma il quarto gol sfruttando la ribattuta del portiere, al 34'. Ma il 9 azzurro vuole essere protagonista, e un minuto dopo si libera al destro da fuori, ed è parato. Ancora più prepotente la discesa e tiro - appena fuori - al 43', mentre al 45' è la sfortuna di una traversa a negargli il gol. L'unica candelina che manca alla festa azzurra di Bologna.

IL TABELLINO 
ITALIA (4-3-3): Buffon sv (26' st Sirigu sv), Maggio 6 (31' st Abate sv), Ranocchia sv, Ogbonna sv, Antonelli 6.5 (44' pt De Sciglio 6), Poli 6.5, Pirlo 6.5, Aquilani 6.5, Diamanti 5.5 (3' st Cerci 6), Gilardino 6 (3' st Balotelli 6.5), Bonaventura 6 (3' st Sau 6). (17 Agazzi, 19 Bonucci, 3 Chiellini, 15 Barzagli, 8 Marchisio, 18 Montolivo, 23 Giaccherini, 14 El Shaarawy, 10 Giovinco). All.: Prandelli 6.5
SAN MARINO (4-4-2): A.J. Simoncini 6.5 (1' st Valentini 5.5), F. Rinaldi 5, D. Simoncini 5, Della Valle 5 (26' st G. Bollini sv), F. Vitaioli 5, Gasperoni 5.5 (14' st Berretti sv), Bollini 5.5 (22' st Buscarini sv), Cervellini 5, M. Vitaioli 6 (33' st D. Rinaldi sv), Selva 5, Coppini 5 (1' st Cibelli 5) (13 Bollini G, 13 Genghini, 15 Andreini, 17 Calzolai, 20 Mazza, 21 Bianchi). All.: Mazza 6 Arbitro: Borg (Malta) 6. Reti: nel pt 28' Poli, 33' Gilardino; nel st 4' Pirlo, 34' Aquilani Angoli: 12 a 1 per l'Italia Recupero: 1' e 2' Ammoniti: Della Valle per gioco falloso. Spettatori: 29.000. Note: in tribuna il ministro dell'integrazione Cecile Kyenge.
** I GOL ** 28' st: Poli da limite ruba palla, entra in area e di destro batte Simoncini da posizione defilata 33' st: Aquilani è pescato nel suo inserimento in area da Poli, il suo tiro è respinto, la ribattuta provoca un duetto con Gilardino che dal dischetto sigla il raddoppio. 4' st: punizione da 25 metri conquistata da Diamanti. Pirlo aspetta che entrino i primi tre cambi azzurri ma non cede il pallone a Balotelli, il suo destro a giro è preciso sotto l'incrocio. 34' st: Balotelli si conquista una punizione dal limite, Pirlo la batte e Aquilani sottoporta è pronto a ribattere sulla mancata trattenuta del portiere. 

"FRANCESCO ALZATI, FARAI TARDI A SCUOLA": MA ERA GIÀ MORTO NEL SONNO A 14 ANNI -FOTO

"FRANCESCO ALZATI, FARAI TARDI A SCUOLA":
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Venerdì 31 Maggio 2013
di Andrea Zambenedetti
TREVISO - Francesco ha salutato la mamma, la sorella e il papà e poi è andato a letto. Addormentandosi in un sonno dal quale non si è più svegliato. Poco dopo le 6 di ieri mattina papà Massimo è andato a svegliarlo. Iniziava ad essere tardi per prendere l'autobus che come ogni mattina lo avrebbe accompagnato da Varago all'Itis Fermi a Treviso.

Quando il papà si è avvicinato ha immediatamente capito che il figlio non respirava più e non dava alcun segno di vita. In pochi istanti nella camera del ragazzo sono arrivate anche la madre e la sorella. I genitori hanno immediatamente chiamato il 118. All'arrivo dei soccorritori perFrancesco Dotto, 15 anni il prossimo ottobre, non c'era già più nulla da fare. Il suo cuore era fermo da ore, da quando si era addormentato, o poco dopo. Sul posto per compilare i documenti necessari è arrivata anche la dottoressa che segue la famiglia Dotto. Un compito ancor più gravoso quando anche per la medicina non è facile spiegare i motivi di una morte così improvvisa.

Francesco non si sarebbe accorto di quello che gli stava succedendo.Di recente si era sottoposto ad uno screening. Esami di routine che alla sua età vengono eseguiti per avere un quadro completo delle condizioni di salute e della fase di crescita. Gli accertamenti non avevano evidenziato alcuna difficoltà cardiaca, né avevano rilevato altri problemi di salute. Nulla dunque che potesse far presagire una simile tragedia. Nessuno dei familiari ha avvertito un rumore, una richiesta d'aiuto. Nulla di nulla. Francesco sembrava immerso in un sonno profondo.

In mattinata anche don Riccardo, il parroco di Varago, dopo aver fatto suonare le campane a lutto ha raggiunto l'abitazione per portare il suo messaggio di cordoglio e vicinanza: «Sono provati -ha spiegato il sacerdote-, è il secondo lutto che colpisce così profondamente la nostra comunità dopo la morte di Chiara Marchetto, lo scorso agosto. Anche i genitori hanno subito pensato a lei».

Francesco lascia il padre Massimo, tecnico informatico e animatore nella chiesa di Lancenigo dove suona la chitarra, la mamma Marina, catechista nella stessa parrocchia, e la sorella Anna, studentessa, anche lei come il fratello impegnata negli scout.

In vicolo Cansiglio, vedendo l'ambulanza, i vicini sono accorsi verso la casa della famiglia Dotto e il dolore di una famiglia è diventato quello di un'intera comunità.
«Lo vedevo passare ogni mattina -racconta un pensionato che abita in una villetta all'imbocco dello stesso viottolo- e anche al pomeriggio quando rientrava. Da piccolo era la mamma a portarlo in macchina a scuola e a riportarlo a casa e ora che frequentava l’Itis lo vedevo passare a piedi per raggiungere la fermata degli autobus». Al capitello che si trova in fondo alla via ieri sera era prevista una festicciola per la chiusura del mese del rosario: l’appuntamento si è trasformato in un momento di preghiera, tra le lacrime.

La lettera dei genitori di Fabiana Luzzi: “Grazie a tutti per esserci stati vicini”. La madre dell’omicida: “Chiedo perdono anche per lui”

La lettera dei genitori di Fabiana Luzzi: “Grazie a tutti per esserci stati vicini”. La madre dell’omicida: “Chiedo perdono anche per lui”

Questo il testo integrale della lettera, diffusa tramite l’Ansa, scritta da Mario e Rosa Luzzi, i genitori della sedicenne uccisa a Corigliano Calabro.
“Con questa lettera aperta, noi familiari di Fabiana desideriamo esprimere un sentito ringraziamento a tutti coloro che, in questo momento di profondo e indescrivibile dolore, ci sono stati vicini”.
“Desideriamo – prosegue la lettera – ringraziare il Presidente della Camera Laura Boldrini, per il grande affetto e l’alta sensibilità dimostrata nei nostri confronti, il Ministro per le Pari Opportunità lo Sport e le Politiche giovanili, Josefa Idem, il Vice-Presidente della Regione Calabria Antonella Stasi, il Presidente della Provincia di Cosenza Gerardo Mario Oliverio, il Prefetto di Cosenza Raffaele Cannizzaro, il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Cosenza Colonnello Francesco Ferace, il Sottosegretario alla Protezione Civile alla Regione Calabria, Giovanni Dima, la Commissione Straordinaria del Comune di Corigliano Calabro (Dott.ssa Rosalba Scialla, dott. Saverio Buda, dott.ssa Eufemia Tarsia), tutte le Forze dell’Ordine, le Associazioni di Volontariato, Medici e Paramedici dell’Ospedale di Corigliano Calabro, i dipendenti delle Poste Italiane di Corigliano Calabro, tutti i ragazzi delle Scuole di Corigliano Calabro, tutta la cittadinanza di Corigliano Calabro e tutti i cittadini italiani”.
“Uno speciale ringraziamento – aggiungono i genitori nella missiva – va al capitano della caserma dei Carabinieri di Corigliano Calabro Pietro Paolo Rubbo e di tutti i suoi uomini, per l’impegno e la dedizione dimostrata nella ricerca di nostra figlia Fabiana. Un altro particolare ringraziamento lo dobbiamo alla Dott.ssa Rosalba Scialla, Presidente della Commissione Straordinaria del Comune di Corigliano Calabro, per il suo encomiabile impegno e contributo dato nell’organizzare la funzione funebre e soprattutto per la sua genuina sensibilità e grande umanità manifestata al nostro caso. A lei, il nostro sentimento di viva riconoscenza. Infine desideriamo manifestare sentimenti di profonda gratitudine a tutti coloro che si sono stretti intorno a noi, con messaggi, telefonate, lettere, telegrammi, ricevuti in questi giorni”.
“Abbiamo davvero sentito – concludono – l’affettuosa vicinanza di una nazione intera che ha pianto una figlia, persa tragicamente. Un forte abbraccio di ringraziamento a tutti, sperando con tutto il nostro cuore e le nostre facoltà mentali che in un vicinissimo futuro solo il Regno di Dio possa dare la pace e la sicurezza che ogni essere umano desidera su questa terra senza il timore “di cordoglio, né grido né dolore”.
Certi che solo il Creatore dell’Universo, che desidera essere conosciuto individualmente da ciascuno di noi, ” asciugherà ogni lacrima dai nostri occhi” (Apocalisse 21:3; Giovanni 17:3). Con sentito affetto. Mario e Rosa Luzzi e tutta la famiglia”.

i genitori di Fabiana
La madre dell’omicida: chiedo perdono anche per lui
“E’ giusto che Rosa (la madre di Fabiana, ndr) chieda giustizia per Fabiana, anch’io farei lo stesso al suo posto. Ma è giusto anche che io chieda perdono.
Sono una madre anch’io. Solo io posso capire quello che sta provando lei in questo momento”. Famiglia Cristiana pubblica un’intervista a Pina, la madre di Davide, il ragazzo che a Corigliano Calabro ha ucciso la fidanzata bruciandone il corpo mentre era ancora viva.
“Quando l’hanno portato via sabato scorso – ha aggiunto la donna – ha detto: ‘mamma, tu devi venire con me. Ti voglio al mio fianco’. Ci sono andata, piangeva e tremava con un bimbo. Io non l’ho lasciato solo, non potevo abbandonarlo, non posso farlo. Sono sua mamma. Sono la persona più importante della sua vita. Ha bisogno delle mie carezze e dei miei baci. Una madre ha il dovere di restare accanto a suo figlio”.
“Ho scelto Famiglia Cristiana – ha detto ancora Pina – per lanciare un appello e vorrei chiedere perdono alla mamma e alla famiglia di Fabiana anche a nome di mio figlio. Loro sono due fiori recisi, spezzati nella primavera della vita. Noi due famiglie distrutte. Per sempre. I riflettori su questa tragedia si spegneranno presto, la gente fra poco dimenticherà tutto ma io e la mamma di Fabiana porteremo questo fardello in eterno. Il nostro dolore sarà per sempre. Una condanna, la nostra, da scontare vivendo giorno dopo giorno”.

PADOVA, TRASCINA PER 3 KM UNA 22ENNE. ARRESTATA LA CONDUCENTE: "È MALATA"

PADOVA, TRASCINA PER 3 KM UNA 22ENNE.
ARRESTATA LA CONDUCENTE: "È MALATA"

Venerdì 31 Maggio 2013
PADOVA - La donna di 62 anni che era alla guida di un Suv che ha travolto e ucciso una giovane nel padovano, trascinandone il corpo per3 km, è stata arrestata e si trova ai domiciliari.
La donna, gravemente malata, potrebbe essere stata sotto l'effetto deifarmaci che assume per questa patologia, e questo spiegherebbe lo stato confusionale in cui è stata trovata dopo l'incidente. È ricoverata all'ospedale di Camposampiero, nel reparto psichiatrico. È accusata di omicidio colposo, omesso soccorso, guida sotto l'effetto di stupefacenti.