domenica 19 maggio 2013

Madre getta i figli dal balcone stazionarie le condizioni del piccolo

Madre getta i figli dal balcone
stazionarie le condizioni del piccolo

La sorellina è ricoverata con un trauma toracico. La donna: «Ero terrorizzata per il loro futuro»


La palazzina della tragedia (foto Ansa)
BUSTO ARSIZIO - Sono stazionarie le condizioni del bambino di sei anni gettato ieri dalla finestra da sua mamma, Silvia Brusciani, 41 anni, a Busto Arsizio, insieme con la sorellina di tre anni. Secondo i responsabili dell'ospedale di Legnano, dove il bambino è stato ricoverato, il più grave dei due fratellini che ha riportato un trauma cranico, resta con prognosi riservata nel reparto di rianimazione ma ha trascorso una notte tranquilla.

La sorellina, che ieri era stata ricoverata con un trauma toracico all'ospedale di Busto Arsizio è stata poi trasferita in serata all'ospedale di Bergamo.

Si sentiva inadeguata come madre. «Non ce la facevo». Silvia Brusciani aveva problemi psichici ed era reduce da quasi un mese di ricovero per curarli: sabato ha gettato dal balcone del terzo piano del palazzo di Busto Arsizio in cui abita i suoi due figli, un bambino di 6 e una bambina di 4 anni: non ce l'avrebbe fatta ad andare avanti nel suo ruolo di genitore.

«Ero terrorizzata per il loro futuro, l'ho fatto per il loro bene, spero che muoiano»: questo, secondo quanto si è appreso da ambienti investigativi, è ciò che la donna ha spiegato al pm Mirko Monti che l'ha interrogata e ne ha confermato l'arresto per duplice tentato omicidio con l'aggravante di aver agito sui discendenti. La donna è ai domiciliari nel reparto di psichiatria dell'ospedale di Busto.

Il gesto della donna sarebbe stato maturato nel tempo ma la circostanza in cui l'ha messo in atto potrebbe essere stata casuale. È accaduto in viale Rodari, appena fuori dal centro di Busto Arsizio, seconda città del Varesotto, poco dopo mezzogiorno. Mamma e figli erano dalla nonna materna, nell' appartamento accanto, comunicante proprio attraverso il balcone. La dinamica ricostruita dalla Polizia racconta che i quattro stavano nel salotto, mentre il padre era andato a fare la spesa. Poi la nonna si è spostata in cucina, per preparare il pranzo, e quando è ritornata ha trovato solo la figlia. «E i bambini dove sono?». Pare che la donna abbia spiegato che cosa aveva fatto con freddezza: nel frattempo, i due bambini erano caduti sul terrazzino del primo piano. Otto metri più sotto.

Prima la bambina (che si sarebbe aggrappata con forza alla madre per evitare di cadere), poi il fratello, a distanza di qualche minuto. Chi ha prestato i primi soccorsi aveva dapprima pensato a un incidente.

INFILTRAZIONI MAFIOSE Il CdM scioglie il Comune di S.Luca


INFILTRAZIONI MAFIOSE

Il CdM scioglie
il Comune di S.Luca 

17/05/2013

Risale all'autunno scorso l'accesso antimafia nel Comune di San Luca in seguito al quale oggi il Consiglio dei ministri ha sciolto l'ente per condizionamenti da parte della criminalità. L'accesso era stato disposto, su delega dell'allora Ministro dell'Interno, Anna Maria Cancellieri, dal prefetto di Reggio Calabria, Vittorio Piscitelli

Il CdM scioglie
il Comune di S.Luca
In considerazione dell'avvenuto accertamento di forme di condizionamento della vita amministrativa da parte della criminalità organizzata, il Consiglio ha deciso lo scioglimento del comune di San Luca (Reggio Calabria). Lo riferisce il comunicato diffuso al termine del Cdm.
Risale all'autunno scorso l'accesso antimafia nel Comune di San Luca in seguito al quale oggi il Consiglio dei ministri ha sciolto l'ente per condizionamenti da parte della criminalità. L'accesso era stato disposto, su delega dell'allora Ministro dell'Interno, Anna Maria Cancellieri, dal prefetto di Reggio Calabria, Vittorio Piscitelli. Dall'accesso erano emersi i presunti condizionamenti sull'attività del Comune in relazione, in particolare, ad alcuni appalti e forniture gestiti dall'ente. Le indagini per accertare le infiltrazioni della 'ndrangheta sull'attività del Comune erano state svolte dai carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria, che avevano presentato successivamente un'informativa al prefetto Piscitelli facendo scattare, così, la proposta di scioglimento. Sindaco di San Luca è l'avvocato Sebastiano Giorgi, eletto con una lista civica nell'aprile del 2008. (ANSA).

REGGIO CALABRIA Aeroporto Minniti, si cerca accordo con Ryanair


REGGIO CALABRIA

Aeroporto Minniti,
si cerca accordo
con Ryanair

18/05/2013

"Stiamo preparando il terreno per fare in modo che la prima compagnia low cost europea, Ryanair operi presto anche sull'aeroporto dello stretto". Lo ha detto il Presidente della Giunta regionale Giuseppe Scopelliti incontrando i giornalisti a Reggio per illustrare i risultati di un confronto tecnico.

Aeroporto Minniti,
si cerca accordo
con Ryanair
"Stiamo preparando il terreno per fare in modo che la prima compagnia low cost europea, Ryanair operi presto anche sull'aeroporto di Reggio Calabria". Lo ha detto il Presidente della Giunta regionale Giuseppe Scopelliti incontrando i giornalisti a Reggio per illustrare i risultati di un confronto tecnico che la Regione, assieme ai rappresentati della Sogas, la società di gestione dell'Aeroporto dello Stretto, ha tenuto nei giorni scorsi a Londra con i responsabili tecnico-operativi di Ryanair. "Si è trattato di un confronto esclusivamente tecnico - ha sostenuto Scopelliti - nel corso del quale la compagnia irlandese ha illustrato, carte alla mano, le difficoltà che ha Ryanair ad atterrare a Reggio. Si tratta di limitazioni datate, che risalgono all'anno 2000 molte delle quali sono state ormai ampiamente risolte. L'obiettivo adesso è quello di risolvere tutte le altre prescrizioni che ancora permangono attraverso un confronto che è già in itinere con l'Enac, e successivamente avviare un confronto commerciale con Ryanair per i collegamenti con Reggio nell'ambito di una strategia complessiva regionale che razionalizzi i collegamenti dei tre scali calabresi". All'incontro sono intervenuti il presidente della Sogas Carlo Alberto Porcino, Franco Giovinazzo direttore movimento della Sogas e il comandante Gianfranco Molteni, aviation consultant Sogas che ha trattato a Londra con i capi pilota Ryanair. "Le limitazioni attualmente in vigore riguardano - ha spiegato Molteni - il sedime aeroportuale, gli ostacoli che insistono nell'area di circuitazione dello scalo, le procedure di avvicinamento che qualificano l'aeroporto reggino di categoria C, con la necessità di addestrare in loco i piloti". "La Sogas da circa 18 mesi - ha spiegato Giovinazzo - ha avviato le procedure per il passaggio alla categoria B, che Ryanair ritiene indispensabile per iniziare l'operatività al 'Tito Minniti'. Siamo verso l'uscita e basterà un semplice computer con un apposito audiovisivo per abilitare i piloti che dovranno operare a Reggio. Ciò è possibile grazie ai miglioramenti effettuati sulle infrastrutture di volo, sugli aiuti strumentali e visivi ed a seguito della disponibilità di sistemi computerizzati di riproduzioni audiovisive avanzate". Il passaggio alla categoria B consentirà, è stato spiegato, anche una più semplice e più economica apertura a compagnie di volo di linea e charter, con un aumento considerevole del traffico aeroportuale. "La sfida della Calabria - ha detto ancora Scopelliti - è quella di raggiungere i 4/5 milioni di passeggeri complessivi in tutta la regione, entro il 2015, così da sfruttare i nuovi bacini di utenza dove abbiamo promosso campagne di comunicazione per promuovere la Calabria ed il suo territorio. Si tratta di Paesi che oggi non hanno collegamenti aerei con il nostro territorio, ma che abbiamo il dovere di avvicinare per sfruttare i potenziali flussi turistici che esprimono".(ANSA)

TAMPONAMENTO Incidente sulla A/3 morte 2 persone


TAMPONAMENTO

Incidente sulla A/3
morte 2 persone

19/05/2013

Le due vittime - si è saputo dal Coa di Sala Consilina (Salerno) - erano a bordo di una Fiat 600. L'altra auto coinvolta è un Suv Kia.

Incidente sulla A/3
morte 2 persone
Due persone - un ragazzo di 16 anni e un uomo di 50 - sono morte in un tamponamento avvenuto poco dopo l'alba sull'autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria nei pressi di Montercorvino Pugliano (Salerno). Le due vittime - si è saputo dal Coa di Sala Consilina (Salerno) - erano a bordo di una Fiat 600. L'altra auto coinvolta è un Suv Kia. L'incidente è avvenuto sulla corsia Sud, in un tratto a tre corsie, per cause in corso di accertamento da parte della Polizia Stradale.(ANSA)

L'Imu slitta e scoppia il caos (fiscale) per i pagamenti


L'Imu slitta e scoppia il caos (fiscale) per i pagamenti

Per recuperare il credito, i contribuenti che hanno già versato la tassa sulla prima casa dovranno rivedere la dichiarazione dei redditi entro il 31 maggio. Ma i tempi stretti e le incertezze sulle aliquote da applicare alla seconda abitazione, rendono necessaria "una mini proroga", secondo i centri di assistenza fiscale, rispetto alla scadenza del 16 giugno.



L'Imu slitta e scoppia il caos (fiscale) per i pagamenti.






Un pasticcio all'italiana, verrebbe da dire. Lo slittamento dell'Imu è cosa fatta, ma il provvedimento del Governo Letta rischia di generare una serie di confusioni fiscali da non prendere troppo sottogamba. A lanciare l’allarme sono proprio i CAF (centri di assistenza fiscale) che hanno evidenziato come sia scattata una corsa contro il tempo per mettersi in regola con la tassa sulla seconda casa dopo l'approvazione del decreto che ha cambiato le regole. ”Saranno circa 6-7 milioni gli italiani che si rivolgeranno ai Caf per presentare la dichiarazione dei redditi”. E' la stima del coordinatore della Consulta dei Caf, Valeriano Canepari. Un numero considerevole e che va gestito con cautela “considerato che mancano i codici tributo, senza i quali non si può pagare”. Codici che non arriveranno neanche entro domani, lunedì 20, considerato che ci vogliono i tempi tecnici per la pubblicazione del decreto e per i provvedimenti applicativi. Insomma, quali aliquote applicare all'acconto sulle seconde case visto che molti Comuni ancora non le hanno comunicate? “Noi – dice Canepari – proponiamo che si faccia riferimento a quelle dell'anno scorso perché è troppo tardi ora per aspettare le delibere di quest'anno”. Non è tutto, però. Ci sonooltre 100.000 contribuenti che hanno già ‘pagato' l'Imu sulla prima casa, facendo la compensazione nel 730. Ora se vorranno recuperare quel credito fiscale “dovranno tornare entro il 31 maggio per correggere i modelli”, spiega. E allora, quattro settimane, da oggi al 16 giugno (giorno della scadenza per i pagamenti), “sono un tempo molto stretto, anche noi – dice il coordinatore – abbiamo bisogno di organizzarci. Se non si può spostare la scadenza del 16 giugno chiediamo che per i 6-7 giorni successivi, per esempio fino al 25 giugno, la gente possa pagare l'Imu senza sanzioni”.

Le condizioni di Fabrizio Corona dopo 106 giorni di carcere


Le condizioni di Fabrizio Corona dopo 106 giorni di carcere

Fabrizio Corona fotografato nel Tribunale di Milano dopo quasi quattro mesi di reclusione: il volto provato, la barba incolta, l'abbigliamento al limite del trasandato.


Le condizioni di Fabrizio Corona dopo 106 giorni di carcere.
Sono passati quasi quattro mesi da quando Fabrizio Corona si è costituito presso le autorità in Portogallo e ha posto fine ad una fuga durata pochissime ore. Dopo circa 106 giorni di carcere, il noto imprenditore del gossip è riapparso davanti agli obiettivi del settimanale Novella 2000, che lo aspettavano nel Tribunale di Milano. Un aspetto tutt’altro che rassicurante: volto decisamente provato, capello scomposto, abbigliamento ai limiti del trasandato e un paio di occhiaie degne di nota. Il noto settimanale riporta che solo durante l’incontro con la mamma e una misteriosa ragazza, che pare sia l’unico “vero amore” tenuto al riparo dai pettegolezzi, Corona si sia abbandonato a baci e abbracci, abbassando le difese.

Resta incastrato per ore nel seggiolone di McDonald's


Resta incastrato per ore nel seggiolone di McDonald's

Un uomo resta incastrato nel seggiolone del McDonalds e devono intervenire tre agenti per liberarlo: la foto diventa virale online.

Resta incastrato per ore nel seggiolone di McDonald's.


E' rimasto bloccato per ore nel seggiolone per bambini di un ristorante McDonald's a Cork, in Irlanda, finendo con il dover attendere l'intervento di tre agenti che hanno impiegato alcuni minuti per liberarlo. Questa la disavventura capitata ad una cliente irlandese della popolare catena di fast food made in Usa, rimbalzata immediatamente in rete dopo che lo scatto è stato pubblicato sul sito Igmur. In poche ore la foto ha catalizzato migliaia di contatti e centinaia di commenti, con tanto di fantasiose ipotesi sul perché il ragazzo sia riuscito ad intrappolarsi in un seggiolone per bambini. Un perché che resta un mistero, mentre ormai la foto è un vero fenomeno virale.

Il Papa: “Dovremmo vendere le chiese per sfamare i poveri”


Il Papa: “Dovremmo vendere le chiese per sfamare i poveri”

Papa Francesco, nel corso dell’incontro con i vertici della Caritas Internationalis, ha affermato che la carità è parte essenziale della missione della Chiesa. “È la carezza della Chiesa al suo popolo”, così si è espresso Bergoglio.


Il Papa: “Dovremmo vendere le chiese per sfamare i poveri”.
Papa Francesco in questi giorni più volte è tornato sul tema del denaro, affermando anche quanto sia importante che preti e vescovi restino lontani dalle ricchezze, per non cadere in tentazione ma per mettersi al servizio del popolo. Denaro che è tornato al centro dei suoi discorsi quando Bergoglio ha incontrato i vertici della Caritas Internationalis, l’organismo del Vaticano che raccoglie e coordina le organizzazioni caritative della Chiesa cattolica in tutto il mondo. Francesco ha voluto ribadire come la missione caritativa sia indispensabile per la Chiesa, e ne costituisca una parte essenziale. “È la carezza della Chiesa al suo popolo”, ha detto, la cifra essenziale della spiritualità della Caritas deve essere proprio la “tenerezza”.
Per il Papa il lavoro della Caritas non si esaurisce con la prima assistenza, quella in situazioni di emergenza. “In caso di guerra o durante una crisi – ha detto il Pontefice – bisogna occuparsi dei feriti, aiutare gli ammalati… ma c'è anche bisogno di sostenerli, di occuparsi del loro sviluppo”. E questo anche se il prezzo in termini economici può essere molto alto: “Dovremmo persino vendere le chiese per dare da mangiare ai più poveri”, così il Papa che ha citato San Giovanni Crisostomo. Lui lo diceva chiaramente, ha aggiu

L'aumento dell'Iva costerà 135 euro a famiglia


L'aumento dell'Iva costerà 135 euro a famiglia

A lanciare l'allarme è uno studio di Confcommercio che rivede la previsione del saldo natalità-mortalità delle imprese del commercio al dettaglio e anticipa: chiuderanno 26mila negozi.


L'aumento dell'Iva costerà 135 euro a famiglia.
Come ormai ben saprete, dal primo di luglio scatterà l'aumento dell'Iva, che dunque passerà dal 21 al 22 percento. Un'imposta, cadenzata dalla tabella del Governo Monti, che, secondo uno studio di Confcommercio, costerà ad una famiglia composta di 3 persone in media circa 135 euro all'anno. Un ulteriore aggravio che potrebbe dunque deprimere ancor di più i consumi e che rischia di far sparire, entro la fine del 2013, circa 26mila negozi al dettaglio. A lanciare l'allarme, come detto, l'ufficio studio di Confcommercio che ha rivisto la previsione del saldo natalità-mortalità delle imprese del commercio al dettaglio alla luce del possibile nuovo scatto dell'imposta sui consumi e soprattutto in considerazione del fatto che l'adeguamento dell'aliquota base dell'Iva investe circa il 70% dei consumi totali.
Resta da capire in che modo deciderà di intervenire il Governo Letta, alla luce della constatazione del fatto che si tratta di un provvedimento che rischia di gravare soprattutto sui ceti meno abbienti, già duramente provati dalla recrudescenza della crisi economica. Già qualche mese fa si era ipotizzato di scongiurare tale aumento attraverso la ricerca di soluzioni di finanziamento alternative, tuttavia è chiaro che si tratterebbe di provvedimenti da impostare con la massima celerità, per evitare un semplice “spostamento” in avanti, come avvenuto ad esempio per lo stop alla rata Imu di giugno.

Multe stradali: con l'addio a Equitalia, non succede niente se non si pagano


Multe stradali: con l'addio a Equitalia, non succede niente se non si pagano

Dal 20 maggio se dovessimo trovare una multa sul parabrezza della nostra auto potremmo decidere di strapparla subito o cercare un cestino dove buttarla. Non saremmo presi per pazzi, ma solo per automobilisti informati. Furbi e poco onesti, ma informati. Come scrive oggi il Sole 24 Ore.

Multe stradali: con l'addio a Equitalia, non succede niente se non si pagano.





Hai lasciato l'auto in doppia fila o su un parcheggio per disabili? Nessuna problema, se sei un automobilista poco corretto e sopratutto furbo. A partire dal prossimo 20 maggio, chiunque si ritrovi la multa sul parabrezza non sarà costretto a pagarla. Nessuna disobbedienza e neppure un invito all'anarchia da parte di chi scrive. La notizia la riporta Il Sole 24 Ore. Ma andiamo con ordine. Come è noto Equitalia, l’agente nazionale della riscossione che raccoglie le entrate dei Comuni,dal 1° luglio chiuderà i battenti in 6mila Comuni italiani su 8mila, e con esso la riscossione coattiva che serve a convincere i più riottosi a pagare le multe e i tributi locali. Da qui l’invito rivolto alle stesse amministrazioni di non inviare più ruoli, a far data dal 20 maggio, considerato che non potrebbero arrivare in tempo a riscuotere dagli utenti quanto richiesto. Se poi si considera che i comuni, a causa dello stress economico, difficilmente riusciranno a sostituire Equitalia con nuove società in tempi brevi, ben si capisce la gravità della situazione.
Come sempre, il caos normativo premia i furbi – scrive Il Sole 24 Ore – che in questo caso sono rappresentati da chi non vuol pagare le multe o le altre tasse comunali (per esempio la tassa rifiuti). La riscossione a ruolo degli enti locali vale un miliardo e mezzo all'anno, ma è chiaro che se non si interviene in fretta si apre una falla che vale molto di più: molti pagano spontaneamente i verbali che li riguardano proprio perché sanno che l'amministrazione pubblica ha strumenti coattivi per convincere chi non si presenta alla cassa: senza riscossione coattiva, tutto sarebbe lasciato alla buona volontà o al senso civico del singolo, con risultati facili da prevedere.
Insomma, paradossalmente l'assenza di Equitalia rischia di creare molti più problemi di quanto non si creda. I Comuni ogni anno elevano verbali per 1,3-1,4 miliardi, di questi mediamente circa il 20% non vengono pagati entro 12 mesi dall’accertamento. Va, in realtà, detto che questi dati provengono da una media molto variegata che comprende città in cui il tasso di riscossione effettivo era molto più basso anche quando le regole erano assai più chiare di oggi: per esempio – precisa Gianni Trovati sul quotidiano economico – negli ultimi certificati consuntivi disponibili (2011), a Roma sono stati incassati in conto competenza 130 dei 300 milioni accertati (il 43,3%), a Caserta il dato scende a 40,4%, a Cosenza si attesta al 37% e a Catania crolla al 20,7 per cent. Si apre, quindi, uno scenario caotico dove i soliti furbetti potrebbero avere la meglio, considerato che il 1° luglio è vicino e che nessuno ha pensato di porre rimedio da quando è entrato in vigore il Decreto Sviluppo varato nel 2011 che prevedeva l'addio alla odiata agenzia di riscossione.

Ecco i 10 cibi che sarebbe meglio non comprare!


Ecco i 10 cibi che sarebbe meglio non comprare!

cibi
Noi tutti sappiamo come le scelte alimentari influenzano in maniera positiva o negativa la nostra salute. Sugli scaffali dei supermercati si nascondono alimenti che secondo i medici sono davvero poco raccomandati. Noi ne abbiamo scelto 10:
- I pop-corn per microonde, sotto accusa per gli involucri in cui è stata rilevata la presenza di PFOA, un componente sintetico che causa infertilità e tumori.
- Carne lavorata e salumi, soggette a lavorazioni industriali e il più delle volte contaminate. A volte non si sa di preciso nemmeno il paese di provenienza.
- Il pesce spada, segnalato come uno degli alimenti ittici sottoposti a contaminazione a causa dei metalli pesanti e sostanze inquinanti. Ricordiamo il pesce spada venduto nel mercato ittico di Torino che conteneva mercurio.
- Le mele non biologiche, in quanto sono soggette a un uso ingente di pesticidi per ottenere una resa più produttiva.
- La margarina, che non è un alimento, ma una creazione a livello industriale a base di ingredienti non salutari ed ecologici. Si tratta di un cibo di scarsissimo valore alimentare.
- Bibite gassate, che non sono altro che un concentrato di coloranti, zuccheri artificiali e conservanti che non hanno nessun elemento benefico e nutritivo.
- Patatine fritte in busta, che sono le regine del cibo spazzatura per la loro quantità di grassi di scarsa qualità, il loro contenuto di sale e oli vegetali di dubbia provenienza. Le patatine precotte contengono acrilamide, sostanza che causa infertilità e cancro.
- Cibo in lattina, che contengono una sostanza, il bisfenolo-A, che sarebbe un ormone artificiale che interferisce con il nostro sistema ormonale e ne ostacola il corretto funzionamento.
- Il latte, sotto accusa in alcuni casi per gli ormoni artificiali che può contenere a causa di farmaci che somministrano agli animali durante l’allevamento.
- Il sedano non biologico, dove un recente studio ha confermato che si tratta dell’ortaggio con la più alta quantità di pesticidi  se non proviene da coltivazioni biologiche.

Fuori dall’euro. Meglio anche per l’Italia


Fuori dall’euro. Meglio anche per l’Italia

euro cappio
La Polonia ha deciso di non entrare nell’euro. Troppi rischi, e il popolo non capirebbe. Il vero rischio è di diventare presto come la Grecia, la Slovenia e Cipro, in reale default. Meglio vivi fuori che morti dentro. In tutta Europa, ad ogni elezione, salgono in modo esponenziale i partiti anti-Euro o anti-Europa. Per due motivi identici. Il primo è che l’euro è diventato una trappola a vantaggio, momentaneo, solo di un paese, la Germania. La Francia aveva creduto di spartire l’impero con i tedeschi, ma si stanno ricredendo, man mano si va avanti. Nel frattempo però si sono mangiati tutto l’agroalimentare del nostro paese (Buitoni, Mulino Bianco, Parmalat, Cirio, Algida, le Maison di moda, tutte le acque minerali, ecc.), l’Alitalia e alcune banche (prima la Banca Nazionale del Lavoro per quattro soldi, alcune banche venete, che avevano già racimolato una serie di Casse di Risparmio del centro-sud dell’Italia, e tra poco, essendo in pole position, il MPS). E un po’ di Spagna. Con un ministro delle finanze che ha precisato che l’esecutivo non ha nessuna intenzione di privatizzare le società in cui lo Stato ha una quota di maggioranza.
Il secondo motivo è che un’ Europa al limite della dittatura tecnocratica di persone non elette né designate almeno dal Parlamento Europeo, eletto invece a suffragio universale, diventa democraticamente debole. Sono tecnocrati e banchieri che hanno imprigionato il sogno di una Europa Unita come comunità alla ricerca di armonizzazione, soprattutto nei suoi valori storici come le conquiste sociali, e finalmente contro la storica guerra intestina.
Questi emeriti imbecilli (e i politici che li hanno seguiti) hanno trasferito “la guerra” sul piano economico e bloccato la storia per almeno mezzo secolo. Cancellandoci, tra l’altro, dallo scacchiere economico mondiale a tutto vantaggio degli Stati Uniti.
Anzi facendo ideologicamente un punto d’onore ad abolire il sociale il prima possibile, riportando l’Europa a una situazione economica depressiva pre-seconda guerra mondiale, con una disoccupazione disastrosa e con pulsioni nazionalistiche pericolose perché coniugate alla miseria e alle sue prospettive peggiori.
Oskar Lafontaine, tra i padri fondatori dell’euro, cambia radicalmente la sua posizione e ne chiede la dissoluzione per evitare un disastro economico e sociale. Esprime tutte le sue perplessità nei confronti di quella che definisce “catastrofica moneta”. Lafontaine ammonisce che “la situazione economica sta peggiorando di mese in mese, la disoccupazione, in Europa, ha raggiunto un livello che mette in discussione sempre più le strutture democratiche”. Eppure la Linke perde consensi.
In più, alle prossime elezioni tedesche sta crescendo in modo esponenziale un nuovo partito, Alternative für Deutschland , che molto probabilmente supererà anche lui il 25%. Non è anti Europa, ma federalista e propone, oltre l’uscita dall’euro, la salvaguardia e la dignità democratica dei popoli che la compongono; che le banche paghino i loro errori e i debiti non con i nostri soldi; il ritorno al marco o a un paniere ragionato. Ribadiscono profondamente il valore sociale della convivenza e del welfare. Vuole spazzare via la tecnocrazia europea imperante e gestita dai vari club al limite della massoneria, come Bilderberg. Ribadiscono il valore assoluto della democrazia dei e nei partiti e quello del referendum popolare. Ribadiscono che i partiti non sono le istituzioni.
Il Fronte Nazionale francese della Le Pen, in forte ascesa (dato ormai a più del 20%), ha chiesto a Hollande un referendum, da organizzare in gennaio 2014, per una “uscita della Francia dall’Unione Europea”, e di ripristinare la Costituzione francese, cioè quella di prima del Trattato di Lisbona. Trattato disapprovato in Francia con referendum, ma comunque oggi con la loro Costituzione sgretolata da Bruxelles come da noi. Il grimaldello è stato il fiscal compact. Storicamente, sulla democrazia i francesi sono quelli che scherzano di meno. Ma che questa debba essere cavalcata da fascisti xenofobi diventa paradossale ! Purtroppo, in Europa una sinistra anti-capitalista è ormai inesistente.
Stessa situazione in Gran Bretagna dove il partito anti-europeista di Nigel Farace ha appena ottenuto il 23% (era al 3% cinque anni fa) alle amministrative a livello nazionali, spingendo la destra dei conservatori di Cameron al governo a chiedere anche loro un referendum sull’uscita, non dall’euro perché non sono mai voluti entrare, ma dall’Unione.
Non parliamo dell’Italia dove alle ultime elezioni politiche, un movimento, che aveva almeno il decoro di voler ridiscutere sull’euro e sulle condizioni di appartenenza all’Unione, ha ottenuto il 26% a furor di popolo.
In Grecia l’esempio è Syriza con più del 20% e sicuramente in crescendo.
In Slovenia sta avvenendo la stessa cosa. Era l’area più ricca della ex Jugoslavia. È stato il primo Paese dell’Est Europa ad adottare l’euro nel 2007. Sono passati solo sei anni e sono già pronti a cadere nella trappola degli usurai di Bruxelles e Berlino. Non solo, ma la Commissione chiede l’introduzione del fiscal compact in Costituzione e l’abolizione dell’istituto referendario (non si sa mai!). Certo che la gente non ci sta e chiede nuove elezioni. Oggi sul noto concetto dell’urgenza governano insieme centrosinistra e conservatori sulle stesse proposte. Ma le proposte del cartello della troika sono sempre le stesse, riguardano l’eliminazione a termine del sociale.
La domanda è perché tutti i paesi in difficoltà, casualmente, conoscono il medesimo ciclo? Adozione valuta unica – Collasso bilancia dei Pagamenti e dell’economia produttiva – Arrivo massiccio di capitali esteri, essenzialmente tedeschi o francesi (all’inizio), che finanziano e consentono le Bolle Immobiliari ed Azionarie – Collasso – Richiesta dell’Eurogruppo di misure suicide di Austerity fatte pagare al malcapitato e mai alle banche, tantomeno tedesche – Progressiva fuga dei capitali – Il paese di turno in profonda recessione e con crescita record della disoccupazione e della povertà. Aumento indefinito del debito. Iper-arricchimento del 7% della popolazione. E’ una trappola o un sistema imperiale?
Semplice, l’euro sottintende un’impostazione ideologica, pari nel disastro a quella sovietica, per la quale gli Stati non devono occuparsi di politica economica e tutto ciò che è richiesto per far funzionare il sistema è uno strumento oligarchico e tecnico e una banca centrale, indipendente dalla politica e quindi dalla democrazia, che si occupi teoricamente di controllare l’inflazione a tutti i costi, anche da macelleria sociale. Il disastro di oggi è semplicemente il risultato di questa ideologia. Molti sono ancora convinti di no e che non ci sia alternativa. Però sembra che i popoli si stiano svegliando da soli, con motivi un po’ diversi, ma in una unica direzione, con ripristino della democrazia partecipata e senza la “sinistra” storica e radicale.
Scritto da: Hraska – Fonte: cambiailmondo.org
Fonte: frontediliberazionedaibanchieri.it

GIGANTESCA ESPLOSIONE SULLA LUNA CAUSATA DA UN METEORITE. "VISIBILE A OCCHIO NUDO DALLA TERRA" -VIDEO


GIGANTESCA ESPLOSIONE SULLA LUNA CAUSATA DA UN METEORITE.
"VISIBILE A OCCHIO NUDO DALLA TERRA" -VIDEO


Domenica 19 Maggio 2013
MILANO - L'impatto di un meteorite sulla superficie della Luna ha causato una gigantesca esplosione visibile per qualche istante dalla Terra perfino ad occhio nudo. L'evento, ripreso lo scorso 17 marzo dai telescopi della Nasa, visibile in un video pubblicato due giorni fa, è solo l'ultimo di una vera e propria pioggia di meteoriti, oltre 300, che hanno colpito il nostro satellite negli ultimi 8 anni. Il meteorite, con un diametro inferiore a mezzo metro e un peso di 40 chilogrammi, ha colpito la regione del Mare Imbrium generando un cratere del diametro di 20 metri.

Il video pubblicato dalla Nasa:




"ESPLOSIONE PARI A 5 TONNELLATE DI TRITOLO" Il 'sasso' spaziale ha impattato con una velocità tale da sprigionare un'energia pari all'esplosione di 5 tonnellate di tritolo. «Ha generato un bagliore 10 volte maggiore di quanto siamo mai riusciti ad osservare in precedenza», commenta Bill Cooke del Meteoroid Environment Office della Nasa. E in effetti chiunque avesse puntato gli occhi sulla Luna al momento dello scontro, avrebbe potuto vedere il bagliore senza l'ausilio di un telescopio. Per circa un secondo, il sito dell'impatto ha infatti brillato quanto una stella di magnitudine 4. «In quella notte del 17 marzo - ricorda Cooke - le telecamere della Nasa e della University of Western Ontario hanno raccolto un insolito numero di meteore sulla Terra. Queste palle di fuoco stavano viaggiando lungo orbite quasi identiche tra la Terra e la fascia degli asteroidi». Questo potrebbe significare che il nostro Pianeta e la Luna sono stati bersagliati da più meteoriti allo stesso tempo. «La mia ipotesi – conclude l'esperto – è che i due eventi fossero collegati».

SERIE A, ULTIMO ATTO: MILAN IN CHAMPIONS. MAZZARRI: "IL MIO CICLO A NAPOLI È FINITO"


SERIE A, ULTIMO ATTO: MILAN IN CHAMPIONS.
MAZZARRI: "IL MIO CICLO A NAPOLI È FINITO"

Domenica 19 Maggio 2013
SIENA - Il Milan cerca di suicidarsi a Siena ma con un finale da infarto riesce a ribaltare una situazione ormai compromessa conquistando il terzo posto che vale la Champions: da 0-1 a 2-1 negli ultimi minuti con un rigore di Balotelli e una zampata rabbiosa di Mexes che beffa una splendida Fiorentina che maramaldeggia 5-1 in casa dell'altra retrocessaPescara.
È il responso batticuore dell'ultima di campionato che si chiude con la caporetto dell'altra milanese visto che l'Inter viene umiliata in casa 5-2 dall'Udinese che con questa prova di forza conquista il quinto posto che vale l'Europa League: la Lazio perde a Trieste col Cagliari con un gol di Dessena e viene superata in classifica dalla Roma che batte di misura ma con merito un Napoli vacanziero. Il derby di Coppa Italia deciderà l'ultimo posto per l'Europa.

L'EPILOGO Ma è l'andamento della gara di Siena che fa scalpore: un gol di Terzi all'inizio indirizza la gara, i rossoneri colpiscono una traversa col Balotelli poi perdono mordente e i rossoneri sembrano ormai ko con Ambrosini cacciato per un fallo. Ma un rigore per un fallo furbo subito da Balotelli permette a Supermario di cacciare i fantasmi rossoneri grazie al successivo gol di Mexes. Ora bisognerà vedere se basterà questa vittoria al fotofinish ad Alegri per conservare il posto. Inutile il 5-1 della Fiorentina che chiude una stagione splendida ma si morde le mani per l'occasione sfumata: una doppietta di Ljajic fa da apripista ma Montella alla fine non sa nascondere la sua delusione. Grande impresa dell'Udinese che affonda il coltello su un'imbarazzante l'Inter: goleada umiliante con una magia di Di Natale, un cucchiaio di Silva e Stramaccioni subisce un 2-5 che potrebbe chiudere la sua stagione nerazzurra. E i friulani risolvono la pratica Europa League con una prova d'autorità che rende ininfluente la gara di Cagliari con una Lazio un pò involuta, che non riesce a imprimere la svolta alla partita che si chiude con un 1-0 per i sardi. Per l'Inter si materializza il nono posto, uno dei piazzamenti peggiori del dopoguerra, alle spalle anche dello splendido Catania che chiude con un 2-2 in casa del Torino, che recupera nel finale con un gol di Rolando Bianchi al suo passo d'addio. Per gli etnei comunque una stagione da incorniciare. La Roma prepara il derby di Coppa Italia nel migliore dei modi superando 2-1 un Napoli in versione dimessa, sicuramente appagato e anche perplesso per il futuro di Mazzarri. Un primo tempo non troppo interessante, poi i giallorossi ingranano la quarta e passano con Marquinho e Destro. Il Napoli riduce le distanze con il 29/o gol di Cavani, forse anche lui al congedo. Nelle altre partite vince solo il Parma che dispone agevolmente di un Palermo sfiduciato, un 3-1 maturato con un tris di gol d'autore negli ultimi 7 minuti del primo tempo. Nella gare del pomeriggio pari senza gol tra Bologna e Genoa e un 2-2 tra Atalanta e Chievo con i veneti che rimontano due volte con l'ottimo Thereau.

L'ADDIO DI MAZZARRI 
Al termine della partita con la Roma, Mazzarri annuncia il suo addio al Napoli: "Qui il mio ciclo e finito, potrei stare fermo qualche mese". Poi cita Capello: "In Italia mai stare più di 4-5 anni nello stesso posto". Sul futuro dice: "Da domani valuterò le offerte che giungeranno".

Francia, sgozzati 2 bambini: arrestato il padre


Francia, sgozzati 2 bambini: arrestato il padre

Era la prima volta che l'uomo, divorziato, riceveva il permesso di vedere i figli da solo

19:14 - Un uomo di 48 anni è stato arrestato con l'accusa di aver sgozzato la figlia di cinque anni e il figlio di dieci. I corpi dei bambini sono stati ritrovati ieri dalla polizia nell'abitazione dell'uomo, alla periferia di Lione. Una fonte giudiziaria ha fatto sapere che sul posto è stato rinvenuto un coltello. L'uomo, divorziato, aveva diritto di vedere i bambini "in presenza di terzi". Per la prima volta aveva avuto il permesso di portarli a casa.
Secondo quanto riferisce "Le Figaro", la madre ieri, tornando nella casa dell'ex marito per prendere i bambini, avrebbe incontrato l'uomo che usciva con i vestiti sporchi di sangue. Secondo il racconto di diversi testimoni, l'uomo si è quindi dato alla fuga usando dei pattini a rotelle, lasciando la sua auto in garage. La donna ha subito allertato la polizia, che ha ritrovato nell'appartamento del padre i corpi dei due bambini.

La confessione - Poco dopo l'arresto il padre, un britannico, ha confessato di essere lui l'autore dell'efferato omicidio dei due bambini, come ha fatto sapere la Procura. Il dramma, ha detto all'Afp una fonte giudiziaria, "è chiaramente legato alla separazione dolorosa" dalla moglie e "alle modalità del diritto di visita ai bambini, che l'uomo considerava insufficienti". Nel 2010, ha detto un'altra fonte, "un episodio di violenza con la moglie aveva portato a ridurre il suo diritto di visita".

ECCO L'ASTEROIDE CHE IL 31 MAGGIO SFIORERA' LA TERRA. GLI ESPERTI: NIENTE PANICO


ECCO L'ASTEROIDE CHE IL 31 MAGGIO SFIORERA' LA TERRA. GLI ESPERTI: NIENTE PANICO


Domenica 19 Maggio 2013
Un asteroide sfiorerà la terra venerdì 31 maggio.
"Non dobbiamo farci prendere dal panico, ma prestiamo attenzione", così ci stanno preparando all'imminente avvicinamento della roccia spaziale 1998 QE2, il nuovo asteroide che tra pochi giorni passerà a distanza ravvicinata dalla Terra. A segnalarne la presenza è stato il Jet Propulsion Laboratory della Nasa che attraverso il Programma Neo monitora gli oggetti che orbitano attorno al nostro pianeta.

SOTTO OSSERVAZIONE DA 15 ANNI
Gli scienziati, che ne sono a conoscenza da 15 anni, non sono in grado di formulare ipotesi sulla sua provenienza. Ma la misteriosa sostanza fuligginosa che ne ricopre la superficie potrebbe farla risalire ai resti di una cometa che si è avvicinata troppo al Sole. "E' davvero un asteroide immenso, della stessa grandezza di quello che ha estinto i dinosauri - commentano gli scienziati - ma fortunatamente siamo in grado di seguirlo bene e siamo certi che non ci toccherà". Il 31 maggio passerà dalle nostre parti a 5,8 milioni di chilometri, circa 15 volte la distanza tra la Terra e la Luna. Dal diametro di 1,4 chilometri, QE2 offrirà la possibilità di osservare da vicino una roccia spaziale, anche agli appassionati di astronomia vicini ai centri, dotati di un telescopio radar. "Ci aspettiamo di ottenere una serie di immagini ad alta risoluzione che potrebbero rivelarne la ricchezza delle caratteristiche di superficie", ha detto l'astronomo Lance Benner, ricercatore principale di Goldstone

Una donna travolta e uccisa dal Suv in retromarcia


Una donna travolta e uccisa dal Suv in retromarcia

Giuseppina Dal Molin,Testimone di Geova, 64 anni, morta davanti agli occhi della figlia, rimasta ferita: il mezzo parcheggiato in salita, in folle


Investita e uccisa dal Suv, forse lasciato in folle che, dopo aver percorso una trentina di metri in retromarcia, le è piombato addosso. Non c’è stato nulla da fare per Giuseppina Dal Molin, 64 anni, residente a Marghera in via Zen 15.
L’incidente è successo giovedì sera alle 21.20 a Tolmezzo (Udine). Giuseppina Dal Molin è morta sul colpo davanti agli occhi della figlia, Monica Tiozzo, di 45 anni, rimasta ferita così come una terza persona, Caterina Baumgart, 71 anni, nata in Lussemburgo, residente in Val Pontaiba. Le tre donne si trovavano in via Palmanova, non lontano dall’edificio che ospita al primo piano la sala dei testimoni di Geova, dalla quale erano appena uscite. Alla fine di una riunione dei fedeli, alle 21.20, Johan Polo, di 29 anni, residente a Forni di Sotto, ha portato la sua automobile, una Subaru Forester nei pressi del luogo della riunione per aiutare la madre, che fa fatica a camminare, a salire in macchina e riprendere la via di casa.
L’uomo, fermata l’automobile su una stradina in salita, una volta sceso, ha visto improvvisamente l’auto dirigersi, in retromarcia e senza alcuna persona all’interno del veicolo, verso la strada principale. Dopo aver percorso una trentina di metri in discesa, senza controllo e acquistando velocità, il pesante automezzo ha investito le tre donne che si trovavano in qual momento sul marciapiede. Sebbene immediatamente soccorse dalle persone presenti, per Giuseppina Dal Molin, arrivata da Mestre per trovare la figlia in Carnia, non vi era più nulla da fare: la donna è deceduta sul colpo al momento dell’impatto con il retro della Subaru.
Ferite le altre due donne coinvolte nell’incidente. Le prognosi dei sanitari all’ospedale civile di Tolmezzo, dove sono state successivamente trasportate dai sanitari del 118 accorsi sul posto, parlano di una commozione celebrale per una delle ferite, mentre l’altra potrebbe dover subire una operazione chirurgica per l’amputazione di un dito della mano. Le loro condizioni non sarebbero ad ogni modo gravi, sebbene rimangano ancora ricoverate in osservazione.
Sul posto sono intervenuti, per le indagini, i carabinieri della stazione di Forni Avoltri e la Radiomobile di Tolmezzo. Sul posto pure i vigili del fuoco: le operazioni si sono protratte sino a mezzanotte avanzata. Il corpo della donna deceduta è stato composto nella camera mortuaria della città in attesa del nulla osta della magistratura per la sepoltura. Sequestrato dai carabinieri il mezzo coinvolto nell’incidente, che ha riportato lievi danni e che è risultato in regolare possesso di assicurazione, circolazione: anche il proprietario era in possesso di una patente valida.
Al vaglio degli inquirenti le cause dell’incidente, dovuto con probabilità al freno a mano o alla marcia mal posizionati, il che ha determinato la corsa mortale all’indietro della Subaru lungo la strada in pendenza sino a colpire le tre persone sul marciapiede. La vittima abitava con il marito a Marghera, in un appartamento di via Zen 15 che però era stato messo in vendita visto che i due trascorrevano la maggior parte del loro tempo in Carnia per stare vicine alle figlie che si erano trasferite lì.
«Quel che è successo è assurdo» spiega Giancarlo di Giannantonio, responsabile della comunità dei Testimoni di Geova, «perché non abbiamo avuto il tempo di renderci conto di quello che stava succedendo. Non abbiamo potuto far altro che avvisare i pompieri e i carabinieri».
In una nota i testimoni di Geova di Mestre e Udine esprimono la loro vicinanza ai familiari della vittima. (g.g.-f.fur.)