lunedì 20 maggio 2013

Iva, allarme Confesercenti: al 22% deprimera' ancora consumi Federconsumatori calcola una batosta di 734 euro a famiglia tra Imu, Tares e Iva


Iva, allarme Confesercenti: al 22% deprimera' ancora consumi

Federconsumatori calcola una batosta di 734 euro a famiglia tra Imu, Tares e Iva

20 maggio, 12:09
  • In arrivo nuova batosta su conti famiglie
In arrivo nuova batosta su conti famiglie

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Iva, allarme Confesercenti: al 22% deprimera' ancora consumi
"Quello dell'Iva è un problema molto serio. Lo scatto al 21% ha già creato molti problemi, e se scatterà l'aumento al 22% inciderà ancora di più sui consumi, deprimendoli ancora" e "potrebbe avere conseguenze negative anche sullo stesso gettito fiscale, che invece di aumentare, come previsto, di 3 miliardi di euro, potrebbe diminuire di 300 milioni". Lo ha detto il presidente nazionale di Confesercenti Marco Venturi a margine della assemblea elettiva toscana dell'associazione che si svolge a Firenze. Il deprimersi dei consumi, ha aggiunto, "avrà un effetto anche sulla produzione e sulle prospettive economiche del nostro paese. Bisogna cercare di affrontare il nodo dei conti pubblici tagliando la spesa pubblica. Non la spesa produttiva o quella utile per i servizi sociali, ma i tantissimi sprechi ed eccessi che ci sono nel nostro paese". Venturi ha ricordato che Confesercenti ha presentato "dei rapporti precisi che dicono anche dove tagliare ma ci vuole il coraggio politico per affrontare questi problemi".
IMU-TARES-IVA, BATOSTA 2013 DA 734 EURO FAMIGLIA - Tra il possibile aumento Iva del 1 luglio, la scadenza Imu di giugno al netto dell'esclusione della prima casa e quella Tares a dicembre, potrebbe arrivare una batosta 2013 da 734 euro a famiglia.Lo calcola Federconsumatori, sommando i rincari per ogni singola imposta: 45-45 euro per la Tares, 207 euro per l'Iva, 480 euro medi per l'Imu.
L'ipotesi di aumento dell'Iva dal 1 luglio acuisce la situazione di crisi per il commercio al dettaglio e 26mila imprese del settore potrebbero scomparire entro fine anno. Lo afferma l'Ufficio studi Confcommercio rivedendo la previsione del saldo natalità-mortalità alla luce del possibile nuovo scatto dell'imposta sui consumi.
"Continuare a insistere, come avviene in questi giorni, che ci sarà un nuovo aumento dell'Iva dal 21 al 22% è francamente da irresponsabili". Lo affermano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, presidenti rispettivamente di Federconsumatori e di Adusbef. "Non si è ancora capito che il potere di acquisto delle famiglie, ormai ridotto ai minimi storici, sta determinando un mercato in continua contrazione e recessione, con gravi ripercussioni sia sul benessere delle famiglie stesse che sulle imprese. Anche alla luce di altri aumenti quali prezzi e tariffe, vi sarà un'ulteriore riduzione del potere di acquisto, soprattutto a danno dei redditi fissi (lavoratori e pensionati). In uno scenario simile, aumentare l'Iva avrebbe una ricaduta impressionante e deleteria su un mercato già asfittico, facendo impennare ulteriormente prezzi e tariffe". "Quel che è peggio - proseguono - è che ad aumentare non saranno solo i prodotti soggetti all'Iva al 22% peraltro il 70% del totale, ma, attraverso costi aggiuntivi a partire da quello fondamentale dei carburanti, incidendo sui costi di trasporto verranno ritoccati i prezzi di tutti i beni trasportati su gomma, in particolar modo i beni di largo consumo, nonché le tariffe praticate da artigiani e professionisti,oltre agli arrotondamenti che si verificheranno come sempre a sfavore delle famiglie Si può calcolare che l'aumento dell'Iva determinerà, con le motivazioni indicate, un'implementazione del tasso di inflazione di 0,6 - 0,7 punti percentuali, con una ricaduta negativa complessiva di 207 euro annui in più a famiglia con un nucleo di tre persone.

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