domenica 19 maggio 2013

L'Imu slitta e scoppia il caos (fiscale) per i pagamenti


L'Imu slitta e scoppia il caos (fiscale) per i pagamenti

Per recuperare il credito, i contribuenti che hanno già versato la tassa sulla prima casa dovranno rivedere la dichiarazione dei redditi entro il 31 maggio. Ma i tempi stretti e le incertezze sulle aliquote da applicare alla seconda abitazione, rendono necessaria "una mini proroga", secondo i centri di assistenza fiscale, rispetto alla scadenza del 16 giugno.



L'Imu slitta e scoppia il caos (fiscale) per i pagamenti.






Un pasticcio all'italiana, verrebbe da dire. Lo slittamento dell'Imu è cosa fatta, ma il provvedimento del Governo Letta rischia di generare una serie di confusioni fiscali da non prendere troppo sottogamba. A lanciare l’allarme sono proprio i CAF (centri di assistenza fiscale) che hanno evidenziato come sia scattata una corsa contro il tempo per mettersi in regola con la tassa sulla seconda casa dopo l'approvazione del decreto che ha cambiato le regole. ”Saranno circa 6-7 milioni gli italiani che si rivolgeranno ai Caf per presentare la dichiarazione dei redditi”. E' la stima del coordinatore della Consulta dei Caf, Valeriano Canepari. Un numero considerevole e che va gestito con cautela “considerato che mancano i codici tributo, senza i quali non si può pagare”. Codici che non arriveranno neanche entro domani, lunedì 20, considerato che ci vogliono i tempi tecnici per la pubblicazione del decreto e per i provvedimenti applicativi. Insomma, quali aliquote applicare all'acconto sulle seconde case visto che molti Comuni ancora non le hanno comunicate? “Noi – dice Canepari – proponiamo che si faccia riferimento a quelle dell'anno scorso perché è troppo tardi ora per aspettare le delibere di quest'anno”. Non è tutto, però. Ci sonooltre 100.000 contribuenti che hanno già ‘pagato' l'Imu sulla prima casa, facendo la compensazione nel 730. Ora se vorranno recuperare quel credito fiscale “dovranno tornare entro il 31 maggio per correggere i modelli”, spiega. E allora, quattro settimane, da oggi al 16 giugno (giorno della scadenza per i pagamenti), “sono un tempo molto stretto, anche noi – dice il coordinatore – abbiamo bisogno di organizzarci. Se non si può spostare la scadenza del 16 giugno chiediamo che per i 6-7 giorni successivi, per esempio fino al 25 giugno, la gente possa pagare l'Imu senza sanzioni”.

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