domenica 19 maggio 2013

Una donna travolta e uccisa dal Suv in retromarcia


Una donna travolta e uccisa dal Suv in retromarcia

Giuseppina Dal Molin,Testimone di Geova, 64 anni, morta davanti agli occhi della figlia, rimasta ferita: il mezzo parcheggiato in salita, in folle


Investita e uccisa dal Suv, forse lasciato in folle che, dopo aver percorso una trentina di metri in retromarcia, le è piombato addosso. Non c’è stato nulla da fare per Giuseppina Dal Molin, 64 anni, residente a Marghera in via Zen 15.
L’incidente è successo giovedì sera alle 21.20 a Tolmezzo (Udine). Giuseppina Dal Molin è morta sul colpo davanti agli occhi della figlia, Monica Tiozzo, di 45 anni, rimasta ferita così come una terza persona, Caterina Baumgart, 71 anni, nata in Lussemburgo, residente in Val Pontaiba. Le tre donne si trovavano in via Palmanova, non lontano dall’edificio che ospita al primo piano la sala dei testimoni di Geova, dalla quale erano appena uscite. Alla fine di una riunione dei fedeli, alle 21.20, Johan Polo, di 29 anni, residente a Forni di Sotto, ha portato la sua automobile, una Subaru Forester nei pressi del luogo della riunione per aiutare la madre, che fa fatica a camminare, a salire in macchina e riprendere la via di casa.
L’uomo, fermata l’automobile su una stradina in salita, una volta sceso, ha visto improvvisamente l’auto dirigersi, in retromarcia e senza alcuna persona all’interno del veicolo, verso la strada principale. Dopo aver percorso una trentina di metri in discesa, senza controllo e acquistando velocità, il pesante automezzo ha investito le tre donne che si trovavano in qual momento sul marciapiede. Sebbene immediatamente soccorse dalle persone presenti, per Giuseppina Dal Molin, arrivata da Mestre per trovare la figlia in Carnia, non vi era più nulla da fare: la donna è deceduta sul colpo al momento dell’impatto con il retro della Subaru.
Ferite le altre due donne coinvolte nell’incidente. Le prognosi dei sanitari all’ospedale civile di Tolmezzo, dove sono state successivamente trasportate dai sanitari del 118 accorsi sul posto, parlano di una commozione celebrale per una delle ferite, mentre l’altra potrebbe dover subire una operazione chirurgica per l’amputazione di un dito della mano. Le loro condizioni non sarebbero ad ogni modo gravi, sebbene rimangano ancora ricoverate in osservazione.
Sul posto sono intervenuti, per le indagini, i carabinieri della stazione di Forni Avoltri e la Radiomobile di Tolmezzo. Sul posto pure i vigili del fuoco: le operazioni si sono protratte sino a mezzanotte avanzata. Il corpo della donna deceduta è stato composto nella camera mortuaria della città in attesa del nulla osta della magistratura per la sepoltura. Sequestrato dai carabinieri il mezzo coinvolto nell’incidente, che ha riportato lievi danni e che è risultato in regolare possesso di assicurazione, circolazione: anche il proprietario era in possesso di una patente valida.
Al vaglio degli inquirenti le cause dell’incidente, dovuto con probabilità al freno a mano o alla marcia mal posizionati, il che ha determinato la corsa mortale all’indietro della Subaru lungo la strada in pendenza sino a colpire le tre persone sul marciapiede. La vittima abitava con il marito a Marghera, in un appartamento di via Zen 15 che però era stato messo in vendita visto che i due trascorrevano la maggior parte del loro tempo in Carnia per stare vicine alle figlie che si erano trasferite lì.
«Quel che è successo è assurdo» spiega Giancarlo di Giannantonio, responsabile della comunità dei Testimoni di Geova, «perché non abbiamo avuto il tempo di renderci conto di quello che stava succedendo. Non abbiamo potuto far altro che avvisare i pompieri e i carabinieri».
In una nota i testimoni di Geova di Mestre e Udine esprimono la loro vicinanza ai familiari della vittima. (g.g.-f.fur.)

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