venerdì 24 maggio 2013

M5S, Bernini rinuncia a 15mila euro "E ora li voglio dare all'Erario"

M5S, Bernini rinuncia a 15mila euro
"E ora li voglio dare all'Erario"

Il parlamentare grillino ha rendicontato il tutto su Facebook

VITERBO - Ha rinunciato a oltre 15 mila euro per il periodo che va dal 15 marzo al 30 aprile, versando la somma a Banca etica, in attesa di poterla restituire all'erario.

Il parlamentare viterbese del Movimento 5 Stelle, Massimiliano Bernini, ha pubblicato sul proprio profilo Facebook busta paga e versamenti, rendicontando e spiegando tutte le spese.

«Per il periodo che va dal 15 marzo al 30 aprile - scrive Bernini - ho ricevuto tra indennità, diaria e rimborsi vari, un accredito corrispondente a 7723,10 euro per la voce indennità, 11784,06 per le voci diaria e rimborsi vari».

Dal totale, ho ritirato tramite bonifico «la parte corrispondente al netto, di un ipotetico lordo di 5 mila euro mensili.

Calcolando che il periodo è di un mese e mezzo, il netto corrisponde a 4089,17 euro», spiega. Poi arrivano le giustificazioni. «Da questa somma - continua Bernini - ho tolto 18,03 euro di un pranzo che per motivi di lavoro avevo consumato alla mensa dei dipendenti, da non confondere assolutamente con la buvette, dove è possibile pagare solo con il tesserino da parlamentare con addebito automatico, di fatto restituendoli».

Bernini entra nei minimi dettagli. «La somma ritirata equivale dunque a 4071,14 euro, quella restituita per la voce indennità a 3633,93 euro».

Diaria e rimborsi: il parlamentare di Viterbo ha rinunciato all'abbonamento per i mezzi pubblici, ai rimborsi per i pranzi personali - «ma la cosa non sarebbe valsa nè varrà qualora dovessi effettuare pranzi di lavoro/istituzionali» - mentre l'assistente personale «ha lavorato gratuitamente». Niente soldi anche per le telefonate.

Tirando le somme, il totale restituito da Bernini in un mese e mezzo è di 15436,02 euro. «La somma - conclude - rimarrà depositata sul conto della banca etica che ho aperto appositamente in attesa di essere restituita all'erario, qualora si trovi il modo di farlo, o destinata a onlus/società no profit/beneficenza dopo la decisione condivisa che verrà presa».

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